Trend Urbex, spopola la passione per i luoghi abbandonati e fatiscenti

  • Postato il 10 settembre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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C’è un trend di viaggio che sta spopolando. Nato come fenomeno underground in Europa e Nord America, oggi è diffuso in tutto il mondo, principalmente tra appassionati di fotografia e tra coloro che sono alla ricerca di luoghi inesplorati, inediti, lontani dalla folla e con un fascino indescrivibile legato a un passato vintage e fatiscente.

Questo trend si chiama Urbex o Urbexology, abbreviazione di Urban Exploration (“esplorazione urbana”), che nel tempo si estesa anche al di fuori delle città, e vanta una vasta community di Urbexer globale. Sono tantissimi coloro che amano trascorrere il loro tempo libero andando alla ricerca di luoghi abbandonati, case, palazzi, fabbriche, castelli, edifici scolastici, ospedali, manicomi, stazioni ferroviarie, parcheggi di rottami abbandonati, borghi fantasma, luoghi, insomma, dal fascino antico e soprattutto decadente.

Perché l’Urbex sta spopolando

Spesso, i luoghi che la community esplora sono vietati o comunque difficilmente accessibili, il che li rende incredibilmente accattivanti, oltre al fatto di essere poco noti e quasi del tutto dimenticati, persino dagli stessi proprietari. Ecco perché, tra le regole non scritte della community di Urbexer, c’è il fatto di non rivelare troppi dettagli delle location onde evitare vandalismi o saccheggi da parte di malintenzionati. Inoltre, gli Urbexer sono attirati dal fascino della rovina e della natura che spesso riconquista il proprio spazio un tempo rubatogli dall’uomo. Ma non solo. Spesso si tratta di appassionati di fotografia attirati dal contrasto tra degrado e bellezza, luce e rovina che negli scatti condivisi sui social talvolta rendono benissimo.

Il fascino del “ruin porn”

Sul sito italiano di Urbexology spiegano che l’intento è fondamentalmente educativo, e ha lo scopo di documentare e studiare luoghi abbandonati e storici in tutto il mondo. La missione, così scrivono, è promuovere la valorizzazione dell’architettura dimenticata, del patrimonio industriale e dei paesaggi urbani, sensibilizzando al contempo al loro significato culturale e storico. I luoghi che vengono condivisi online sui social dovrebbero quindi provenire da fonti accessibili al pubblico, documenti storici e materiali forniti dai membri. Tra le regole non scritte c’è quella che suona così: “Take nothing but pictures, leave nothing but footprints” (“Scatta solo foto, lascia solo impronte”). L’obiettivo dei fan dell’Urbex, dunque, non è il vandalismo, ma la scoperta, la documentazione attraverso foto o video di questi spazi abbandonati. Come per gli appassionati degli scatti di cibo per cui è nato il trend del “food porn”, per i fan dei luoghi decadenti è nato quindi il “ruin porn”.

In realtà non è proprio così: spiega chi pratica Urbex regolarmente che, il più delle volte, lo si fa in solitaria per una propria autogratificazione, non c’è un programma educativo dietro. Inoltre, fare Urbex è sempre illegale perché, indipendentemente che il luogo sia abbandonato oppure no, un proprietario esiste sempre, anche se non se ne occupa o vive dall’altra parte del mondo. I casi di denuncia sono molteplici, infatti, quindi non è un’attività da prendere a cuor leggero. Molti posti sono davvero mal ridotti e pericolanti, con rischi di crolli. In più, è importante essere ben equipaggiati indossando abbigliamento e attrezzatura adeguati, con scarpe antinfortunistiche e portando sempre con sé una torcia.

Il fenomeno Urbex in Italia

Anche in Italia l’Urbex ha un grande seguito. Si contano all’incirca 2500 luoghi abbandonati e documentati dalla community nel nostro Paese, almeno per ora. E l’hashtag #urbexitalia conta migliaia di post pubblicati su Instagram, Facebook e TikTok di interni ed esterni di edifici dal fascino decadente.

Alcuni luoghi molto gettonati sono ormai di dominio pubblico. Tra questi, alcuni siti sono diventati delle “icone urbex”, come l’ex ospedale psichiatrico di Volterra (PI), forse il più famoso, noto per i graffiti di Oreste Fernando Nannetti. Oppure l’ospedale psichiatrico di Mombello, un enorme complesso abbandonato alle porte di Milano. O ancora, il Manicomio di Colorno (PR), con i suoi lunghi corridoi e gli ambienti suggestivi.

Tra i palazzi abbandonati più visitati ci sono Villa De Vecchi a Lecco, anche detta “Villa Rossa”, una dimora nobiliare avvolta da leggende e misteri. Oppure la Villa del Gran Turco a Torino, una dimora nobiliare decadente. Tra gli #urbexspots ci sono anche fabbriche dismesse, come la ex Italcementi di Alzano Lombardo o la fabbrica Olivetti di Ivrea, un patrimonio industriale, in parte abbandonato.
Famosissimo è ormai il paese abbandonato di Craco, in Basilicata, un borgo medievale abbandonato per via delle frane e diventato addirittura un set cinematografico.

Alcuni luoghi sono visitabili addirittura con tour guidati o eventi culturali che aprono le porte in via del tutto eccezionale a certi siti famosi, ma questi non apprtengono veramente al concetto di Urbex, tanto che in alcuni luoghi oggi ci possona andare anche le famiglie con i bambini. Tra questi ci sono per esempio il famoso Castello di Sammezzano dall’architettura moresca e la città industriale di Crespi d’Adda, oggi sito Unesco, che ha ancora una zona dismessa, visitabile legalmente oppure Consonno, la Las Vegas d’Italia.

È illegale fare Urbex?

Fare Urbex può essere illegale, se si viola la proprietà privata senza permesso, in particolare attraverso l’articolo 633 del Codice penale sull’invasione di edifici e l’articolo 637 sull’ingresso abusivo al fondo altrui, ma la sua legalità dipende dall’effettiva condizione di abbandono del luogo e dalla possibilità di dimostrare che il proprietario non eserciti più un uso attuale del bene. Entrare in un edificio abbandonato è illegale, se ci sono impedimenti all’ingresso, come cancelli chiusi, per esempio, o se il luogo è temporaneamente disabitato e può essere considerato luogo di privata dimora. Qualsiasi danno arrecato al luogo o la sottrazione di oggetti configura reati specifici, come il danneggiamento o il furto, come indicato dall’articolo 624 del Codice penale.

Quando è legale fare Urbex

Se il luogo è realmente abbandonato dal proprietario e non ci sono segni di un uso attuale (come un tetto in buone condizioni o un cancello chiuso), l’accesso non costituisce violazione di domicilio. Quando non ci sono cancelli o altri impedimenti che segnano una chiara intenzione di protezione della proprietà, quindi, è un fattore fondamentale. L’esplorazione, purché non implichi l’occupazione del luogo o il suo danneggiamento, può essere considerata un transito non problematico secondo la giurisprudenza. Se vi siete appassionati, c’è tutto un mondo che gira intorno a questo nuovo trend di viaggio che può essere fatto anche in giornata o un’occasione per organizzare una vacanza tra rovi e rovine.

Autore
SiViaggia.it

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