Trenino di Casella, Sanna (Pd) all’attacco: “Serve trasparenza e date certe per comuni e cittadini”

  • Postato il 4 novembre 2025
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Trenino di Casella

Genova. “Da anni la Regione Liguria annuncia imminenti riaperture della ferrovia Genova–Casella che puntualmente si trasformano in nuovi rinvii. Oggi apprendiamo dai giornali che il presidente Bucci, incontrando il sindaco di Casella, avrebbe addirittura ipotizzato la riattivazione del servizio entro la fine del 2025. Peccato che né i Comuni interessati né il tavolo tecnico – istituito grazie a una mia interrogazione nella scorsa legislatura – siano stati informati di nulla. Nemmeno del cronoprogramma dei lavori, documento che la Regione si era impegnata a condividere e che risulta ancora oggi consegnato solo ai propri uffici”, così Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria, commentando le ultime dichiarazioni sulla linea ferroviaria Genova–Casella.

“Siamo di fronte a un atteggiamento incomprensibile e inaccettabile. Il presidente della Regione e il sindaco di Casella parlano di piena disponibilità e addirittura di una possibile riapertura, ma senza che vi sia stato alcun confronto con gli altri Comuni coinvolti, senza documenti ufficiali, senza un piano di interventi chiaro. Se davvero esiste un cronoprogramma aggiornato, perché non è stato trasmesso agli amministratori e al tavolo tecnico come richiesto dai Sindaci?”, domanda Sanna

“Definire Bucci ‘il padrone della ferrovia’ – osserva il capogruppo PD – è un’espressione rivelatrice di un modo di intendere le istituzioni che non condivido: la ferrovia non ha padroni, ma deve essere gestita nell’interesse pubblico, con trasparenza e responsabilità verso le comunità dell’entroterra. Oggi invece regna il silenzio: i lavori sono in ritardo, non c’è una data certa di riapertura, il servizio sostitutivo su gomma è inadeguato e le imprese agricole e turistiche continuano a subire disagi economici pesanti”

“Il problema non è solo nei ritardi – conclude Sanna – ma nell’assenza totale di interlocuzione e rispetto istituzionale. Senza le cosiddette “inutili interpellanze e mozioni” di cui qualcuno si fa beffa, non esisterebbe nemmeno il tavolo tecnico. E se non continuiamo a chiedere chiarezza, non si muoverà mai nulla. Presenterò una nuova interrogazione in Consiglio Regionale. La ferrovia Genova–Casella non è folclore da cartolina, ma un’infrastruttura strategica per la mobilità, l’economia e l’identità dei nostri territori. I cittadini meritano risposte, non promesse vuote”.

Autore
Genova24

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