Tridico, Liguori, lo stipendio Inps e un vecchio video di scuse
- Postato il 20 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Tridico, Liguori, lo stipendio Inps e un vecchio video di scuse
L’uso da parte di Pasquale Tridico di un vecchio video di Paolo Liguori sul caso dell’aumento dello stipendio da presidente Inps fa scoppiare la polemica nella campagna elettorale e spinge il giornalista Mediaset a fare un endorsement per Roberto Occhiuto
La campagna elettorale per le elezioni regionali in Calabria si gioca sempre più tra “passeggiate” nei vari comuni della regione e post sui diversi Social Network che l’innovazione tecnologica mette a disposizione. Da un lato il presidente uscente Roberto Occhiuto e dall’altro gli sfidanti Pasquale Tridico e Francesco Toscano si cimentano quotidianamente in video, stories, post, fotografie e quant’altro per suscitare la benevolenza dell’elettorato.
In questo trambusto digitale si è recentemente fatto largo l’ennesimo “caso”. Qualcuno ha rispolverato, infatti, la polemica risalente a diversi anni fa riguardante lo stipendio dell’allora presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, passato da 60 mila a 150 mila euro. Un adeguamento dettato dall’esame delle corrispondenze tra le responsabilità dell’incarico e la relativa retribuzione. Tutto sommato un adeguamento che ci poteva anche stare. Ma giunse in un momento storico delicato, la pandemia, le difficoltà nei pagamenti della naspi. Insomma la polemica fu servita: il presidente dell’Inps in quota Cinquestelle che si aumenta lo stipendio.
Gli anni passano e ora durante la campagna elettorale qualcuno decide di tirar di nuovo fuori la questione. Come risponde Pasquale Tridico? Non risponde direttamente ma per mettere a tacere le voci e bloccare la polemica sul nascere decide di postare sul proprio profilo Facebook un video dell’allora direttore di TgCom24 Paolo Liguori. Tridico nel post dice effettivamente che il video risale “a tempo fa” ma la genericità dell’affermazione è forse discutibile perché lascia spazio a strane suggestioni. Ad ogni modo in quel video Liguori chiarisce la posizione riguardo l’aumento di stipendio e chiede scusa a Tridico per alcune imprecisioni nel dare la relativa notizia apparse su Tgcom24, parliamo sempre di anni fa naturalmente. Assolutamente nulla che riguardi l’attuale campagna elettorale e del resto l’intento, forse maldestro nei modi, di Tridico e del suo entourage non era quello di vantare un improbabile endorsement (come qualcuno pare aver travisato) ma piuttosto ribadire la legittimità di quell’aumento di stipendio e delle modalità con cui è maturato.
Tuttavia, l’occasione si è palesemente ritorta contro lo stesso Tridico perché, intervistato dal Corriere della Calabria, lo stesso Liguori ha voluto ribadire la circostanza che quel video risaliva a diversi anni fa e riguardava vicende completamente estranee alla campagna elettorale in corso ma soprattutto ha dato modo allo stesso Liguori di farlo davvero una sorta di endorsement ma a favore di Roberto Occhiuto definito, secondo lo stesso giornalista di Mediaset, “la scelta migliore per la Calabria”.
La morale della favola? Quando si usano i social bisogna stare attenti perché ciò che può apparire una mossa vincente si può trasformare molto rapidamente (e rovinosamente) in una bruciante autorete.
Il Quotidiano del Sud.
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