Trova un messaggio in una bottiglia affidata al mare 30 anni prima, e cerca sui social l’autrice della lettera: “Non potevo crederci”. La storia di Alaina e Pia
- Postato il 22 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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A volte, il mare si fa custode di storie, le culla per decenni tra le sue onde e poi, quando meno te lo aspetti, le restituisce intatte, cariche di una magia che sfida il tempo e le distanze. È quanto accaduto ad Alaina Beresford, oggi 42enne, originaria di Portknockie, nel Moray, Scozia, che si è vista recapitare la risposta a un messaggio che aveva affidato al mare quando di anni ne aveva solo 12.
Tutto iniziò nel 1994. Alaina, allora una ragazzina di 12 anni, partecipò a un progetto scolastico che prevedeva di scrivere un messaggio, inserirlo in una bottiglia e lanciarlo in mare. Scrisse il suo biglietto a mano, lo infilò in una bottiglia vuota di Moray Cup – una bibita gassata locale – e lo affidò alle correnti del Mare del Nord. Nel messaggio, chiedeva a chiunque lo trovasse di risponderle, raccontandole qualcosa di sé e del luogo del ritrovamento. Poi, per trentuno anni, il silenzio.
La bottiglia ha viaggiato per oltre tre decenni, attraversando centinaia di chilometri di mare, fino ad approdare su una remota isola norvegese, Lisshelløya, nell’arcipelago di Vega. Lì, di recente, è stata trovata da Pia Brodtmann, una giovane volontaria tedesca di 27 anni, impegnata in un programma di pulizia delle spiagge. Invece di gettarla, Pia ha notato il messaggio all’interno e ha deciso di onorare la richiesta di quella sconosciuta ragazzina di tanti anni prima. Ha scritto una cartolina e l’ha spedita all’indirizzo indicato nel messaggio, che corrispondeva alla casa dei genitori di Alaina. “Oggi ho trovato il tuo messaggio in bottiglia su Lisshelløya“, ha scritto Pia. “Mi chiamo Pia e vengo dalla Germania. Sulla cartolina puoi vedere la nostra barca da lavoro Nemo e la barca a vela Fonn, dove viviamo durante questa esperienza di volontariato”.
Per Alaina, che da qualche tempo è tornata a vivere nella casa dei suoi genitori, ricevere quella cartolina è stato uno shock. “Non potevo crederci. Quando ho letto il mio nome, ho capito subito. Era il mio messaggio, quello che avevo scritto quando avevo 12 anni”, ha raccontato emozionata alla BBC Scotland. Ha immediatamente contattato Pia tramite i social media, chiedendole se poteva inviarle una foto della lettera originale. La risposta l’ha lasciata ancora più sbalordita: “Era ancora leggibilissima, una cosa incredibile dopo così tanto tempo“. Oggi, le due donne sono in contatto e sperano di mantenere questo legame speciale, nato da un compito scolastico di una ragazzina scozzese e dalla gentilezza di una giovane volontaria tedesca su un’isola sperduta della Norvegia.
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