Truffa dello specchietto, anziana di 85 anni evita la beffa

  • Postato il 12 giugno 2025
  • Curiosità
  • Di Virgilio.it
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Un classico intramontabile della criminalità torna in scena sulle strade italiane. Questa volta ci troviamo a San Pietro di Legnano, dove due malviventi hanno cercato di truffare una signora di 85 anni. L’anziana, a bordo di una Opel Agila, era andata a fare benzina da sola vicino a un ipermercato quando è stata presumibilmente scelta come vittima e seguita nella via del ritorno. A un certo punto, racconta: “ho sentito un rumore sulla carrozzeria della mia Opel Agila, quindi sono stata affiancata da un’auto bianca il cui conducente, che avrà avuto meno di 50 anni, con accento meridionale mi ha detto di accostarmi perché gli avevo rotto lo specchietto retrovisore”.

Una volta fermata la vettura, la signora è scesa e si è ritrovata subito incalzata dal conducente dell’altra macchina che richiedeva con insistenza un rimborso in contanti per i danni ricevuti. La vettura dei due malviventi, però, era posizionata dietro a una siepe e alla richiesta dell’anziana di poter controllare i danni, l’atteggiamento si è fatto sempre più aggressivo. A quel punto la signora ha estratto il telefonino per chiamare il figlio di 56 anni e “alla vista del cellulare i due si sono dileguati in pochi istanti in auto”.

Insieme al figlio, la donna ha allertato i carabinieri del luogo che hanno segnalato l’accaduto come un episodio ricorrente. Nei giorni scorsi infatti un cittadino della zona aveva denunciato un caso simile che era riuscito a sventare chiedendo ai malviventi di seguirlo alla stazione di polizia locale.

Analisi dell’accaduto: come funziona la truffa

Il prototipo della truffa dello specchietto rimane sempre lo stesso da anni, eppure con poche piccole accortezze i malviventi continuano a sfruttare le debolezze delle persone vulnerabili riuscendo a rubare svariate somme. I benzinai sono i luoghi più comuni per la ricerca del bersaglio, spesso infatti hanno il tempo di studiare le vittime, notare la presenza di contanti a portata di mano e fare dei segni che sembrino da sinistro sulla carrozzeria, mentre il prescelto si distrae per pagare.

A quel punto si affiancano alla vettura del malcapitato e attraverso vari metodi sferrano una botta alla carrozzeria in modo da allertare il conducente, che poi non farà fatica a credere di aver urtato un’altra auto. Una volta segnalato di accostarsi, incalzano la vittima richiedendo un pagamento immediato come risarcimento del danno ricevuto, senza intermediari, assicurazione e ovviamente più in fretta possibile.

Come evitare la truffa

Un modus operandi che continua a colpire, specialmente tra persone anziane, ma che può essere facilmente riconosciuto attraverso dei campanelli d’allarme. Innanzitutto, il truffatore si riconosce dalla fretta con la quale vuole ottenere il risarcimento cash. Utilizzando varie scuse, cercherà di risolvere il problema nel modo più veloce possibile. Questo porta al secondo punto: i contanti. Un malvivente cercherà sempre di ottenere dei contanti immediati per il presunto danno, accettando anche cifre irrisorie a patto di non passare tramite assicurazioni e intermediari.

Il consiglio è, in caso di sospetto, di rimanere calmi e chiamare immediatamente la polizia o un parente stretto. Alla vista del telefono, infatti, i truffatori tenderanno a dileguarsi per la paura di venire scoperti durante il fatto. È inoltre consigliabile evitare di scendere ma piuttosto chiudersi in auto, specialmente per le persone fragili o in situazioni desolate. Essere incalzati da due persone senza avere barriere sicure può far scaturire nella vittima pressione e timore di ritorsioni tali da far accettare le richieste per la necessità di uscire il più velocemente possibile dalla situazione sfavorevole.

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