Trump annuncia nuove navi da guerra. La "flotta d'oro" porterà il suo nome

  • Postato il 23 dicembre 2025
  • Estero
  • Di Agi.it
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Trump annuncia nuove navi da guerra. La "flotta d'oro" porterà il suo nome

AGI - L’annuncio di una nuova classe di navi da guerra ‘firmate’ Trump, l’avvertimento a Maduro, il punto sulle trattative tra Mosca e Kiev e il bisogno di controllare la Groenlandia: è un Donald Trump muscolare quello che è apparso nella breve conferenza stampa che il Presidente Usa ha tenuto a Mar-a-Lago, affiancato dal segretario alla Difesa Pete Hegseth e dal segretario di Stato Marco Rubio.

Ma la sorpresa di Natale di Trump è senz'altro la nuova classe di navi da guerra della Marina Militare Usa, destinata a sostituire la flotta statunitense “vecchia, logora e obsoleta”, come ha commentato lo stesso presidente. Il piano prevede inizialmente due navi, ma in seguito verrà ampliato a 10 e infine a 20-25.

La flotta d'oro 

Nelle foto mostrate alle spalle del Presidente durante il suo discorso, le navi sono accompagnate dalla didascalia "Trump Series". Trump ha affermato che le navi saranno "più grandi, più veloci e 100 volte più potenti di qualsiasi altra nave da guerra americana". Queste navi “contribuiranno a mantenere la supremazia militare americana, a rilanciare l'industria cantieristica americana e a incutere timore nei nemici dell'America in tutto il mondo”. Le imbarcazioni della “classe Trump”, riporta la CNN che cita il leader Usa, faranno parte della nuova “Flotta d'oro” che il presidente ha ordinato alla Marina, con l'obiettivo di contrastare meglio la Cina e altri avversari e di aderire più strettamente agli standard estetici” del Presidente. La Marina degli Stati Uniti guiderà la progettazione di queste navi insieme a me, perché sono una persona molto attenta all'estetica”, ha affermato Trump.

Le nuovi navi controllate dall'IA 

Dotate di “armi e missili di altissimo livello”, armi ipersoniche, cannoni elettrici, missili da crociera e “i laser più sofisticati al mondo”, le nuove navi da guerra saranno le più grandi mai costruite. Ciascuna peserà tra le 30.000 e le 40.000 tonnellate, ha aggiunto, e saranno costruite negli Stati Uniti. “Saranno in gran parte controllate dall'intelligenza artificiale”, ha affermato Trump, senza fornire ulteriori spiegazioni. “Prevediamo che queste navi saranno le prime di una classe completamente nuova che verrà prodotta nei prossimi anni”, ha concluso.

Le stoccate a Maduro e Petro 

Poi le stoccate a Maduro e a Petro. Proprio quest’ultimo, per Trump, è “un agitatore” ed è “meglio che stia attento”, ha avvertito il presidente in quello che rappresenta un nuovo inasprimento dei toni. Quanto al presidente venezuelano, dimostrerebbe “intelligenza se decidesse di lasciare il potere”, ha commentato il leader Usa.

Non si è fatta attendere la reazione di Maduro: un capo di Stato “non può pensare a come governare altri paesi”, ha detto criticando il fatto che, secondo lui, Trump dedichi il “70%” del suo discorso (a Mar-a-Lago) al Venezuela. "Un presidente non può pensare ad un altro Paese o ad altri Paesi, un presidente non può pensare a come governare altri Paesi. Immaginate se io perdessi tempo, invece di essere il presidente del Venezuela, a immischiarmi negli affari di altri paesi, a cercare problemi e guai ad altri paesi, a voler governare il mondo, vero? Lo farei molto male", ha commentato Maduro durante un evento a Caracas.

Per il presidente venezuelano, inoltre, la confisca di due navi con petrolio venezuelano da parte degli Stati Uniti rappresenta un'occasione per rendersi indipendente dal petrolio. Maduro ha ringraziato Dio per aver messo “questa prova” che era, ha detto, ciò di cui il Paese “aveva bisogno” per “fare il salto economico” e rendersi indipendente dal petrolio, il principale motore dell'economia sudamericana. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Trump è anche tornato sul tema della Groenlandia di cui gli Usa hanno “bisogno per la sicurezza nazionale”. Quanto alle trattative tra Kiev e Mosca, invece, “proseguono ma” tra i due Paesi “c’è odio”.

Epstein: "Odio vedere le foto di Bill Clinton"

Infine il caso Epstein, usato secondo il presidente “solo per distogliere l’attenzione dai nostri successi”. Il riferimento è alle foto negli archivi declassificati dal Dipartimento di Giustizia sul caso del pedofilo Jeffrey Epstein, alcune delle quali mostrano anche l’ex presidente Clinton. Trump ha cercato di minimizzare l'impatto dei personaggi che compaiono negli archivi pubblicati dalla sua amministrazione venerdì scorso, dicendo che “tutti erano amici di questo tizio” in riferimento a Epstein, e ha ribadito che era una persona che “era ovunque”. 

“Il direttore di Harvard era il suo migliore amico, Larry Summers, e Bill Clinton era suo amico. Tutti erano in qualche modo collegati”, ha detto Trump, che era anche amico del magnate finanziario, suicidatosi in prigione nel 2019. Venerdì scorso il Dipartimento di Giustizia ha aperto un sito web per consultare i documenti dell'indagine su Epstein, dopo l'approvazione da parte del Congresso di una legge che obbligava il governo a divulgare tutte le informazioni non classificate del caso.

 

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Autore
Agi.it

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