Trump da Starmer: “Rapporto Usa-Uk indistruttibile”
- Postato il 18 settembre 2025
- Di Panorama
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Si conclude oggi la seconda visita di Stato di Donald Trump nel Regno Unito, «uno dei più grandi onori della mia vita», per usare le parole del Presidente americano. Dopo la giornata in compagnia di Re Carlo, oggi Trump ha incontrato il Primo ministro Keir Starmer, per la firma di importanti accordi commerciali.
“Tech prosperity deal”
Il fulcro di tutto è stato il “Teach prosperity deal”, un accordo che, come riferito dai leader durante la conferenza stampa al termine dell’incontro bilaterale, rappresenta un accordo storico del valore di 350 miliardi di dollari, “il più grande pacchetto di investimenti commerciali mai siglato durante una visita di Stato”, secondo Starmer.
L’intesa prevede investimenti massicci da parte di giganti tecnologici americani come Microsoft (30 miliardi di dollari), Google (6,8 miliardi), Nvidia, OpenAI e Salesforce nel settore britannico dell’intelligenza artificiale, del quantum computing e dell’energia nucleare civile.
Durante la conferenza stampa a Chequers, Starmer ha definito l’accordo “rivoluzionario”, spiegando che “250 miliardi di sterline [340 miliardi di dollari] stanno fluendo in entrambe le direzioni attraverso l’Atlantico”. Il premier britannico ha sottolineato come l’accordo sia “un modello per prosperare in questa nuova era”.
Anche Trump ha elogiato l’intesa definendola “molto grande”, dichiarando che genererà “50 miliardi di dollari di valore economico”. Il presidente americano ha ribadito il “legame indistruttibile” tra i due Paesi, affermando: “È un legame indistruttibile che abbiamo, indipendentemente da quello che stiamo facendo oggi”. Durante l’evento, Trump ha anche annunciato che la visita di Stato ha catalizzato complessivamente investimenti per 350 miliardi di dollari in vari settori, mentre ha celebrato i risultati economici della sua amministrazione, rivendicando 17 trilioni di dollari di investimenti negli Stati Uniti in otto mesi.
Le dichiarazioni sulla guerra in Ucraina
La conferenza stampa è stata una naturale occasione per commentare gli avvenimenti più scottanti ora in atto. Riguardo al conflitto ucraino, Starmer ha adottato un tono particolarmente duro nei confronti di Putin, dichiarando: “Negli ultimi giorni, Putin ha mostrato il suo vero volto lanciando il più grande attacco dall’inizio dell’invasione, con ancora più spargimenti di sangue, ancora più innocenti uccisi e violazioni senza precedenti dello spazio aereo Nato”.
Starmer ha spiegato di aver discusso con Trump “come possiamo costruire le nostre difese per supportare ulteriormente l’Ucraina e aumentare decisivamente la pressione su Putin per convincerlo ad accettare un accordo di pace che duri”.
Trump, dal canto suo, si è detto “molto deluso” da Putin per il mancato progresso nei negoziati di pace, rivelando che “è passato un mese da quando ho ospitato il presidente russo Vladimir Putin per colloqui in Alaska. Ma l’incontro fra Putin e Zelensky non si è materializzato, e gli attacchi russi sull’Ucraina si sono intensificati”.
Il presidente americano ha quindi ribadito le condizioni per nuove sanzioni contro la Russia, richiedendo che “i membri della Nato interrompano gli acquisti di energia dalla Russia e applichino tariffe massive sulle importazioni di beni cinesi”.
Le divergenze su Gaza e il riconoscimento della Palestina
Su Gaza, i due leader hanno manifestato posizioni divergenti riguardo al riconoscimento di uno Stato palestinese. Trump ha dichiarato apertamente durante la conferenza stampa: “Ho un disaccordo con il primo ministro su questa questione. È uno dei nostri pochi disaccordi, in effetti”, riferendosi alla decisione britannica di riconoscere uno Stato palestinese nei prossimi giorni.
Il presidente americano ha concentrato le sue dichiarazioni sulla liberazione degli ostaggi, affermando: “Vogliamo che questo finisca. Gli ostaggi devono essere restituiti immediatamente. È quello che vuole il popolo israeliano”.
Starmer ha difeso la posizione britannica, spiegando che il riconoscimento della Palestina è “parte di un pacchetto complessivo che si spera ci porti dalla terribile situazione in cui ci troviamo ora al risultato di un Israele sicuro e protetto, che non abbiamo, e di uno Stato palestinese vitale”.
Trump ha concluso le sue osservazioni su Gaza ribadendo la necessità di fermare i combattimenti: “Vogliamo che i combattimenti si fermino e si fermeranno”, aggiungendo riferimenti alle tattiche di Hamas: “Hamas ha detto che useranno gli ostaggi come esca. Metteranno gli ostaggi davanti a qualsiasi attacco. È piuttosto brutale”.