Trump e Zelensky alla Casa Bianca: spiraglio di pace, ma Mosca alza il prezzo

  • Postato il 19 agosto 2025
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  • Di Forbes Italia
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La tregua ancora non c’è, e nemmeno un accordo. Ma l’incontro di ieri alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky, con la presenza dei principali leader europei, segna un nuovo, piccolo passo verso quella che potrebbe sembrare una pace. Una pace difficile, trascinata, forse solo apparente. Una pace che Putin, almeno per ora, sembra non volere davvero. Sempre vicina, sempre possibile, ma che continua a sfuggire,  perché Putin vuole vincere: non cerca un compromesso, ma una resa sostanziale da parte dell’Ucraina.

Lo dimostrano le condizioni imposte dal Cremlino per porre fine alla guerra: inaccettabili per l’Ucraina, ma che Donald Trump, che solo poche settimane fa minacciava nuove sanzioni contro Mosca in assenza di un cessate il fuoco, ora non sembra escludere del tutto. In particolare, Putin vuole la cessione dell’intero Donbas, comprese le aree ancora sotto controllo ucraino. Una richiesta che, secondo il cancelliere tedesco Friedrich Merz, equivale a “chiedere agli Stati Uniti di rinunciare alla Florida”.

L’incontro tra Trump e Zelensky

Stavolta, rispetto al disastroso primo faccia a faccia tra i due capi di stato lo scorso 28 febbraio, il clima era più disteso. Stavolta il presidente ucraino ha lasciato a casa l’uniforme militare e si è presentato in abito. L’incontro non ha portato grandi novità sul fronte del conflitto, ma ha comunque segnato un risultato importante. La svolta più significativa è stata l’apertura a un confronto diretto tra Zelensky e Putin, che secondo Trump potrebbe tenersi già entro agosto.

Intanto, secondo quanto riportato dal Financial Times, un documento rivela che l’Ucraina si impegnerà ad acquistare armamenti americani per un valore di 100 miliardi di dollari finanziati dall’Europa, in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti. La proposta prevede inoltre un accordo fra Kiev e Washington per produrre droni con aziende ucraine.

Cosa vuole Putin per porre fine alla guerra in Ucraina

Durante l’incontro di venerdì notte in Alaska con Trump, il presidente russo ha dettato le sue regole per la pace, proponendo un accordo per il quale l’Ucraina dovrebbe cedere l’intero territorio del Donbas, comprese le aree non ancora conquistate dall’esercito russo. Questa sarebbe la condizione principale per porre fine alle ostilità, ma Putin chiede anche il riconoscimento della Crimea, occupata nel 2014, oltre che l’introduzione del russo come una delle lingue ufficiali in Ucraina, la libertà di culto per la Chiesa ortodossa russa e infine la rimozione delle sanzioni di Stati Uniti, Unione europea e altri Paesi.

In cambio, Putin si è detto disposto a fornire garanzie che la Russia non attaccherà mai più l’Ucraina. Tali garanzie sarebbero simili a quelle previste dall’Articolo 5 della Nato, che sancisce il principio di difesa collettiva per cui se un membro della Nato viene attaccato, gli altri alleati sono obbligati a sostenerlo, anche con l’uso della forza militare. Ma Kiev, nonostante le eventuali garanzie di sicurezza, non entrerebbe nella Nato.

 

 

 

 

L’articolo Trump e Zelensky alla Casa Bianca: spiraglio di pace, ma Mosca alza il prezzo è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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