Trump farà guerra all’Iran? La grande paura del mondo, cerchiamo di capire ragioni del si è del no

  • Postato il 19 giugno 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Ho perso la pazienza”, dice Trump alzando la voce. “Non ci arrenderemo mai”, gli risponde Khamenei, nascosto nel suo bunker.

I due duellanti si scambiano accuse, temporeggiano, arrivano fino ad ad un passo da una guerra che potrebbe provocare morte e distruzione.

Poi, riflettono un attimo e mentre loro si scambiano accuse reciproche, il mondo intero è con il fiato sospeso perchè un terzo conflitto mondiale avrebbe conseguenze irreparabili.

Il dittatore iraniano si nasconde, non è fuggito in un altro Paese ultrasicuro, vive in un bunker sottoterra con cinque medici che lo sorvegliano giorno e notte. Soffre di crisi epilettiche, sostiene una voce, ma non c’è nessuna conferma a questa indiscrezione.

Un fatto è certo. nè lui, nè Trump vivono giorni tranquilli. “Se gli americani ci attaccano, i danni saranno irreparabili”, confermano da Teheran. Insomma, sono giornate che non si augurerebbero nemmeno al peggior nemico. 

La diplomazia di Trump

Trump farà guerra all’Iran? La grande paura del mondo, cerchiamo di capire ragioni del si è del no, nella foto un F35
Trump farà guerra all’Iran? La grande paura del mondo, cerchiamo di capire ragioni del si è del no
– Blitzquotidiano.it(foto ANSA)

Milioni di persone si chiedono: dov’è finita la diplomazia? Quali propositi hanno (se ne hanno) coloro che con il loro lavoro dovrebbero trovare una via d’uscita a questi terribili giorni?

È vero: nelle ambasciate di tutto il mondo il lavoro è continuo, ma nemmeno in questo caso così urgente si trova un denominatore comune su cui iniziare un dialogo che voglia significare pace.

“Non dobbiamo abituarci alla guerra”, ammonisce Leone XIV. Però, è un grido di allarme che per il momento non ha conseguenze tranquillizzanti. Invece di pensare a come far smettere i bombardamenti e la pioggia di missili si creano fazioni per l’una e l’altra parte.

Così a Gaza, ogni giorno si continuano a contare i morti: in 24 ore ce ne sono stati 140. In Ucraina, Kiev è costantemente in allarme per l’arrivo di un pericolo che viene dal cielo.

L’Iran possiede l’atomica?

L’Iran possiede l’atomica in grado di radere al suolo centinaia di Paesi? Gli americani ritengono che questo sia il vero pericolo e perciò ritengono di intervenire nel caso in cui non si raggiunga una resa senza condizioni. 

Ma questa maledetta atomica è in possesso di Teheran? l’AIEA, (un acronimo che vuol dire Agenzia Internazionale per l’energia atomica) non ha dubbi: “Assolutamente no”.

Ma questa convinzione non tranquillizza gli Stati Uniti, pronti a intervenire con i loro bombardieri B2. In Europa, le voci non sono concordi anche se al G7 tenutosi in Canada qualcosa è stata raggiunta: un documento comune per la de-escalation. Troppo poco per far tacere le armi. Sarebbe necessaria una idea collettiva in grado di coinvolgere tutto il mondo che non vuole più sentire parlare di guerre. 

Al contrario, si pensa a portare acqua solo al proprio orto senza un risultato definitivo.

In Itala, le forze politiche sono impegnate ventiquattro ore su ventiquattro per decidere su che cosa fare del terzo mandato. È lecito continuare a “comandare” dopo tanti anni di potere quasi incontrastato?

E sul riarmo, che cosa ne pensano maggioranza e opposizione? Per ora a sinistra ogni sforzo è concentrato sull’ennesima manifestazione che si terrà sabato a Roma. Mai spendere tanti soldi per la difesa Si pensi soprattutto ai mali che affliggono il nostro Paese: la sanità,  la scuola, il salario minimo. Ritornelli che si ripetono ogni volta che si debba scendere in piazza. 

In Parlamento, si dibatte il problema della divisione delle carriere in magistratura e anche in questo caso, l’opposizione non ha un unico obiettivo.

È sempre la Schlein nell’occhio del ciclone perchè oltre ai riformisti c’è pure qualche pezzo da novanta ad avere dubbi sulla linea del partito. Non di poco conto, se si pensa ai nomi di Goffredo Bettini e Pier Ferdinando Casini. Il ministro della giustizia Carlo Nordio, forte della maggioranza, va avanti per la sua strada ed è convinto che i primi giorni di autunno si potrà parlare di una nuova legge: i PM da una parte, i giudici dall’altra.

In tutta Italia migliaia di studenti sono impegnati per le prove di maturità. Fra i tanti che ambirebbero ad una promozione anche Kimi Antonelli, 18 anni, un ragazzo che pilota una macchina di formula 1, piazzatosi al terzo posto nell’ultimo gran premio. Corre con i colori della Mercedes, mentre alla guida delle Ferrari ci sono due stranieri.

Nessuna novità: come nel calcio si va a pescare all’estero, così anche nell’automobilismo ci si dimentica dei nostri assi e si vanno a offrire milioni a piloti che non vincono una gara nemmeno se li ricopri d’oro.

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Blitz

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