Trump sbarca in Arabia Saudita: inizia il tour mediorientale all’insegna degli affari e dell’influenza

  • Postato il 13 maggio 2025
  • Di Panorama
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Il presidente Donald Trump è atterrato in Arabia Saudita per dare il via a una missione diplomatica di quattro giorni nel cuore del Medio Oriente, incentrata su un’agenda che riflette la filosofia “America First”: attrarre massicci investimenti verso l’economia americana in cambio di un maggiore coinvolgimento strategico degli Stati Uniti nella regione.

Stamattina, l’arrivo a Riad è stato orchestrato con toni solenni: una scorta di caccia F-15 sauditi ha accompagnato l’Air Force One fino all’aeroporto internazionale King Khalid. L’accoglienza è proseguita con un tappeto color lavanda, tamburi cerimoniali e la presenza del principe ereditario Mohammed bin Salman, leader di fatto del regno. Trump è stato poi accompagnato all’interno dello scalo per una cerimonia riservata, incorniciata dalle bandiere statunitensi e saudite, insieme a figure chiave della sua amministrazione, tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio e il Segretario alla Difesa Pete Hegseth.

Il viaggio – la prima missione ufficiale all’estero del secondo mandato presidenziale – viene descritto come un’importante tappa negoziale. Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, le tre nazioni che visiterà in settimana, annunceranno una serie di intese con gli Stati Uniti, spaziando dalla difesa all’intelligenza artificiale, dall’energia al settore aerospaziale.

Tali accordi, siglati con aziende private americane, vengono presentati come la premessa per un partenariato economico più saldo con Washington, nella speranza di consolidare i rapporti con Trump attraverso impegni finanziari multimiliardari. Tuttavia, le cifre in gioco – nell’ordine dei trilioni di dollari – alimentano già dubbi sulla loro possibile reale concretizzazione.

Trump, rilanciando l’attenzione sul viaggio, ha scritto sui social: «Appena atterrato in Arabia Saudita!». Ma le complessità della regione rischiano di offuscare l’ottimismo del presidente. Il Medio Oriente che lo accoglie è segnato da quasi due anni di conflitto, innescato dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele, a cui è seguita una massiccia offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, la successiva guerra con Hezbollah, con gli Houthi e la caduta del regime siriano senza dimenticare gli scontri armati diretti tra Israele Iran che hanno ulteriormente destabilizzato l’area, mettendo Teheran che ha voluto gli attacchi del 7 ottobre 2023, in seria difficoltà.

Il tour presidenziale lo porterà anche sulle sponde che si affacciano sull’Iran, in un momento in cui gli Stati Uniti sono coinvolti in intense trattative diplomatiche per contenere il programma nucleare iraniano. Nonostante la prossimità geografica, Trump non farà tappa in Israele – un’assenza evidente, sullo sfondo di tensioni crescenti con il premier Benjamin Netanyahu riguardo al futuro di Gaza, alla questione iraniana e agli attacchi missilistici degli Houthi provenienti dallo Yemen.Le delicate questioni politiche, tuttavia, verranno affrontate dietro le quinte. Il focus pubblico rimarrà su una maggiore integrazione economica tra gli Stati Uniti e le petromonarchie del Golfo Persico.

In preparazione alla visita, il Dipartimento di Stato ha dato il via libera a una possibile vendita di sofisticati missili aria-aria e munizioni di precisione all’Arabia Saudita. Il Tesoro americano ha annunciato misure per agevolare l’accesso al mercato statunitense da parte di “alleati e partner”, una proposta fortemente sostenuta da Abu Dhabi. Il Qatar potrebbe assicurarsi un nuovo contratto per i caccia F-15, mentre gli Emirati Arabi tenteranno di riattivare la trattativa per l’acquisizione degli F-35, sospesa durante l’amministrazione Biden. Per Stephen Wertheim, analista del Carnegie Endowment for International Peace che ha parlato con il Wall Stret Journal: «Per Trump, concludere accordi non è solo una priorità, è un principio guida. Ogni rapporto internazionale – sia con partner che con rivali – deve tradursi, nella sua visione, in un affare concreto». Nel pomeriggio di oggi, il presidente terrà il suo discorso principale al forum economico Stati Uniti-Arabia Saudita, dove è atteso un intervento volto a celebrare la lunga collaborazione tra Washington e Riad, sottolineando il potenziale di questa alleanza nel trasformare la cooperazione commerciale in leva geopolitica.

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Panorama

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