Tumore al colon tra i giovani, tra i responsabili potrebbe esserci l’E. coli
- Postato il 1 maggio 2025
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- Di Blitz
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L’allarme per l’aumento dei tumori al colon tra i giovani adulti si fa sempre più forte. Ora, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature suggerisce una possibile causa: la tossina colibactina, prodotta da alcuni ceppi del batterio Escherichia coli (E. coli), capace di danneggiare il DNA delle cellule umane.
I dati raccolti indicano che le mutazioni causate dalla colibactina sono significativamente più frequenti nei giovani affetti da cancro al colon rispetto a quelli diagnosticati in età avanzata. Questa scoperta potrebbe rappresentare una svolta nella prevenzione e nel trattamento dei tumori intestinali.
Che cos’è la colibactina e come agisce sul nostro DNA
La colibactina è una molecola tossica prodotta da specifici ceppi di E. coli, normalmente presenti nell’intestino umano. Questa tossina ha la capacità di provocare rotture nella doppia elica del DNA, generando mutazioni che possono favorire la trasformazione delle cellule sane in cellule tumorali.
Il professor Ludmil Alexandrov, a capo dello studio presso l’Università della California a San Diego, ha evidenziato come l’esposizione precoce alla colibactina, anche durante i primi dieci anni di vita, possa aumentare il rischio di sviluppare un cancro al colon in età giovane. Lo studio ha rilevato che le firme mutazionali associate a questa tossina sono molto più diffuse nei tumori diagnosticati prima dei 40 anni.
I risultati dello studio

Il team di ricerca ha analizzato 981 genomi tumorali provenienti da pazienti in 11 Paesi, inclusi Argentina, Brasile, Colombia, Russia e Thailandia. L’analisi ha mostrato che le mutazioni attribuibili alla colibactina sono particolarmente frequenti nei giovani con diagnosi di cancro al colon.
Inoltre, la firma mutazionale è risultata più comune nei Paesi con tassi più alti di tumore intestinale a esordio precoce, indicando una correlazione geografica che potrebbe essere legata alla diffusione di ceppi di E. coli produttori di colibactina.
Secondo gli autori, il tumore potrebbe non essere solo il risultato di eventi mutageni che avvengono nell’età adulta, ma anche di esposizioni precoci a fattori ambientali e microbici durante l’infanzia.
Le implicazioni per la prevenzione e la diagnosi precoce
Se ulteriori studi confermeranno il ruolo centrale della colibactina nell’aumento dei tumori intestinali tra i giovani, si potranno sviluppare nuove strategie di prevenzione mirate. Potrebbero essere creati programmi di screening precoce del microbioma intestinale, capaci di individuare la presenza di ceppi patogeni di E. coli in bambini e adolescenti.
Interventi mirati sul microbioma intestinale — come l’uso di probiotici selettivi, modifiche dietetiche o trattamenti antibiotici specifici — potrebbero ridurre il rischio di esposizione alla colibactina. Anche la possibilità di sviluppare vaccini contro la tossina rappresenta una frontiera promettente per la medicina preventiva.
Il ruolo chiave della diagnosi precoce
Abbassare l’età per gli screening oncologici del colon-retto sta diventando una priorità in molti Paesi. I sintomi da non sottovalutare, anche nei giovani, includono:
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Cambiamenti nelle abitudini intestinali
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Presenza di sangue nelle feci
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Dolore addominale persistente
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Perdita di peso inspiegabile
La diagnosi tempestiva resta un’arma fondamentale per aumentare le probabilità di successo delle terapie.
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