Turista americana trova la borseggiatrice seguendo il gps delle cuffie, la afferra per i capelli e chiama i vigili
- Postato il 27 agosto 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Venezia, soprattutto nei periodi di massimo afflusso turistico come Ferragosto, è diventata terreno fertile per i cosiddetti “pickpocket”. I borseggiatori, spesso giovanissimi e in gran parte già noti alle forze dell’ordine, agiscono in gruppo tra calli e campielli, approfittando della folla per alleggerire zaini e borse dei visitatori. Le autorità intervengono di frequente, ma l’effetto deterrente è praticamente nullo: i minori sotto i 14 anni non sono imputabili e, senza la denuncia immediata delle vittime, molti casi si chiudono in poche ore con un nulla di fatto. Così il problema si ripropone quotidianamente, e la città lagunare, oltre a essere meta da sogno, è anche teatro di piccoli furti continui che minano la percezione di sicurezza.
Un episodio accaduto a metà agosto ha però fatto il giro del mondo, diventando simbolo di frustrazione e “giustizia fai da te”. Il 14 agosto, nei pressi di Santa Maria del Giglio, a due passi da Piazza San Marco, una turista statunitense è riuscita a fermare una giovane borseggiatrice afferrandola per i capelli, mentre la complice tentava di difenderla. La scena è stata ripresa in un video che ha superato i tre milioni di visualizzazioni.
Il furto, l’inseguimento e il video virale
La dinamica, raccontata dalla figlia della turista in un altro video virale, è dettagliata: la donna e il suo compagno si erano accorti dello zaino aperto e della scomparsa di passaporto, soldi, carta di credito e cuffiette wireless. Attivando la funzione di tracciamento delle cuffie, hanno rintracciato tre ragazze sospette e le hanno inseguite per le calli veneziane. La scena culmina quando la statunitense riesce ad afferrare per la coda di cavallo la più giovane, tredicenne, mentre una complice resta sul posto e l’altra si dilegua con parte della refurtiva.
Il filmato mostra lo stallo tra le parti, la ragazzina che protesta sostenendo di sentire dolore e la turista che ribatte con freddezza, dichiarando di non lasciarsi intenerire. La folla, intanto, sostiene la donna con cenni di approvazione. L’attesa della polizia dura quasi un’ora e sfocia in una colluttazione: una delle giovani colpisce la turista alla testa con una borsa contenente, a quanto pare, la borraccia della vittima. Risultato: la statunitense finisce in ospedale con alcuni punti di sutura, mentre le due borseggiatrici vengono fermate e denunciate per lesioni, salvo poi essere rilasciate.
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Un’americana in vacanza a Venezia, derubata da una nomade. Ma questa volta la borseggiatrice ha trovato la persona sbagliata: la turista l’ha afferrata per i capelli e non l’ha mollata finché non le ha restituito passaporto e carte di credito. Segui link pic.twitter.com/ppb50vOmDs— Gianmario Muggiri Sud Chiama Nord (@GMuggiri) August 26, 2025
Recupero del passaporto e nodo legale
L’epilogo porta con sé un piccolo sollievo: il passaporto e la carta di credito vengono restituiti, dopo che la terza ragazza ha abbandonato la borsa presso l’ufficio di collegamento statunitense all’aeroporto di Venezia. Manca però parte della refurtiva: circa 200 dollari in contanti e le cuffiette wireless. Nonostante ciò, la vicenda si conclude con un gesto di solidarietà: il proprietario del B&B si è assicurato che tutto fosse risolto, e un negoziante che aveva assistito all’aggressione ha regalato alla donna una collana in segno di vicinanza.
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