Tutela cetacei, Le Vele del Panda entra nel progetto di raccolta dati Promed

  • Postato il 14 maggio 2025
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  • Di Genova24
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crociera vele del panda, avvistamento cetacei

Genova. Promed (PRotecting MEditerranean Diversity), il progetto di ricerca e conservazione coordinato dalla Fondazione Acquario di Genova, e Vele del Panda , il progetto di ricerca e citizen science di Wwf Italia, Wwf travel e Sailsquare, avviano una nuova collaborazione per la tutela dei cetacei.

Dalla nuova stagione 2025, Le Vele del Panda entra a far parte del team di enti di ricerca coinvolti in Promed, contribuendo allo sforzo di ricerca per valutare lo stato di conservazione dei cetacei nel Mar Mediterraneo.

Durante le crociere in barca a vela con Vele del Panda – esperienze di ricerca scientifica e citizen science – i partecipanti, coordinati dalle guide whale watching del Wwf, contribuiscono attivamente alla raccolta di dati sulla presenza, sul comportamento e sulla comunicazione acustica dei cetacei nel Mar Mediterraneo. Le attività includono l’utilizzo della tecnica della foto-identificazione, del Gps per la georeferenziazione degli avvistamenti, l’osservazione dei comportamenti e la registrazione dei suoni mediante idrofoni per il monitoraggio bioacustico.

Gli stessi dati verranno poi integrati su Intercet, la piattaforma GIis su Web di proprietà della Regione Liguria per lo studio e la conservazione dei mammiferi e dei rettili marini e gestita dalla Fondazione Acquario di Genova, che raccoglie oggi i dati provenienti da oltre 50 enti di ricerca che hanno partecipato negli anni ad altri progetti di networking coordinati dalla Fondazione, come TursioMed e InterMed.

Oltre ad aumentare lo sforzo di ricerca, incrementando la raccolta dei dati, la nuova collaborazione ha l’obiettivo di rafforzare l’azione di divulgazione, sensibilizzazione e coinvolgimento di cittadini, famiglie e giovani in un’ottica di citizen science.

In questo stesso senso Promed nel 2025 si è già dotato di due importanti strumenti: un video in computer grafica disponibile nelle principali lingue mediterranee (italiano, francese, spagnolo, inglese e arabo), che illustra in modo semplice e immediato la presenza dei cetacei nel Mediterraneo, le sfide per la loro conservazione, minacciata da attività umane e cambiamenti climatici, gli obiettivi del progetto e le linee di buona condotta da tenere durante gli avvistamenti per non disturbare gli animali; un numero WhatsApp dedicato (+39 379 153 8203) dove i cittadini possono inviare segnalazioni fotografiche di avvistamenti. Le segnalazioni, complete di fotografia, posizione geografica, data e ora, verranno verificate dai ricercatori e integrate in una sezione dedicata della piattaforma Intercet. Il video è disponibile sul sito online del progetto Promed (www.promedproject.org).

PROMED

Promed (PRotecting MEditerranean Diversity) è un progetto di ricerca della Fondazione Acquario di Genova (https://www.fondazioneacquariodigenova.it/) per la tutela della diversità dei cetacei nel Mar Mediterraneo.

Il suo obiettivo principale è valutare lo stato di conservazione dei cetacei che vivono nel Mare Nostrum e il monitoraggio della diversità delle specie, soprattutto in relazione agli effetti del cambiamento climatico.

Iniziato nel 2024 e della durata di 3 anni, è finanziato da Aderholt, Goh Trust, fondo benefico impegnato a salvaguardare la biodiversità marina, sostenendo la ricerca scientifica, e prevede il coinvolgimento di una grande rete di ricerca a livello mediterraneo.

Tra gli obiettivi del progetto, il sostegno a campagne di ricerca a livello locale per espandere l’area di raccolta dati, includendo zone oggi poco coperte dal network di ricerca, come la costa adriatica italiana, inclusa a partire dall’estate 2024 grazie all’attivazione del nuovo team di ricerca “Delfini Metropolitani Adriatico”, con il coinvolgimento dell’Acquario di Cattolica e del Parco Oltremare del gruppo Costa Edutainment.

All’interno del progetto sono in corso e verranno sviluppate analisi approfondite dei dati disponibili, utilizzando modelli predittivi per mappare la distribuzione dei cetacei al livello di bacino, anche in relazione agli effetti del cambiamento climatico.

Il Mar Mediterraneo è considerato un hotspot del cambiamento climatico, proprio in conseguenza della sua posizione “mediterranea”, stretta tra Africa ed Eurasia. Con la diminuzione delle precipitazioni, per esempio, si osserva anche una riduzione del flusso di nutrienti dalla terraferma al mare, nutrienti che sono fondamentali per la “produzione primaria”, ovvero per la fioritura del plancton vegetale che sta alla base della piramide alimentare. Questo fenomeno, assieme a un aumento di eventi estremi come le ondate di calore (Heat Waves), potrebbe avere conseguenze negative sugli organismi marini, inclusi naturalmente i cetacei, provocando una diminuzione della diversità di specie nell’intero bacino.

Sin dal 2000 la Fondazione Acquario di Genova e l’Acquario di Genova conducono attività di ricerca in mare per studiare i cetacei che nuotano lungo le coste della Liguria, all’interno del Santuario Pelagos, attivando tesi di laurea, dottorati di ricerca e borse di studio.

I ricercatori si muovono a bordo di gommoni, armati di binocoli, macchine fotografiche con teleobiettivo, idrofono, GPS.

Quando avvistano un gruppo di delfini segnano la posizione geografica esatta, la specie, il numero di individui e scattano un gran numero di fotografie. Queste fotografie permettono di distinguere un individuo dall’altro, grazie ai “segni particolari” presenti soprattutto sulla pinna dorsale.

Le immagini utili alla “foto-identificazione” vanno ad arricchire un catalogo che consente di stimare il numero di animali presenti nell’area e seguire i loro spostamenti.

CROCIERE VELE DEL PANDA

Le crociere di ricerca Vele del Panda sono aperte a tutti: adulti, famiglie e appassionati di natura. Non serve essere esperti, basta la voglia di mettersi in gioco per contribuire concretamente alla tutela della biodiversità marina.

Dal 2020 a oggi, il progetto Vele del Panda ha coinvolto oltre 1.000 partecipanti, tra cittadini, guide ed esperti, realizzando più di 730 avvistamenti e contribuendo alla raccolta di dati scientifici fondamentali per la tutela di otto specie residenti nel Mediterraneo: dalla stenella striata al tursiope, dalla balenottera comune al capodoglio, fino agli elusivi zifi, globicefali e grampi.

Autore
Genova24

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