Tutte le scoperte archeologiche più interessanti dell’estate 2025 in Italia
- Postato il 25 agosto 2025
- Archeologia & Arte Antica
- Di Artribune
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Durante questa estate sono state numerose le scoperte archeologiche in Italia, da cui sono emerse antiche cinte murarie, sepolture, anfore e amuleti. Ecco quelle più interessanti che hanno interessato Castelseprio (a Varese), Parco Montalbano di Oria (in provincia di Brindisi), Roma ed Enna.
Le origini romane di Castelseprio (Varese)

Una scoperta che riscrive la storia: durante la nona campagna di scavi condotta nel Parco Archeologico di Castelseprio, è emersa una cinta muraria tardo-romana risalente al IV-V Secolo d.C. L’annuncio è arrivato a fine luglio dal team dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, diretto dal professor Marco Sannazaro. Fino a oggi, le origini del sito, già Patrimonio UNESCO, erano ritenute medievali. Il ritrovamento dimostra invece che il borgo era abitato già in epoca romana, almeno due secoli prima dell’inizio del Medioevo.
Un complesso bizantino nel Parco Montalbano di Oria (Brindisi)

Nel luglio 2025, una nuova campagna di scavi ha riportato alla luce parte di un complesso bizantino risalente al X-XI Secolo, scoperto inizialmente durante i lavori di riqualificazione del Parco Montalbano tra il 2013 e il 2015, ai piedi del Castello di Oria. Il sito è stato oggetto di studio nell’ambito di un progetto sul patrimonio bizantino dell’Italia meridionale, coordinato da Paul Arthur, con il coinvolgimento di cinque atenei.
I recenti scavi, condotti dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università del Salento, hanno individuato nuove strutture che confermano l’ipotesi secondo cui il complesso rappresentasse una roccaforte di frontiera: Oria, infatti, si trovava tra il dominio dei longobardi di Benevento e i territori bizantini del basso Salento. A questo si aggiunge la scoperta di sepolture di donne e bambini che lascia ipotizzare la presenza di una chiesa nelle vicinanze.
Roma: la Metro C svela reperti repubblicani e medievali

Nel cuore di Roma, dal cantiere per la futura stazione della Linea C della metropolitana a Piazza Venezia, sono emersi importanti reperti databili tra il tardo periodo repubblicano e il primo periodo imperiale. Si tratta di resti di un complesso edilizio a più piani, probabilmente destinato a funzioni abitative e commerciali (le cosiddette insulae, residenze popolari).
In prossimità della strada sono stati inoltre rinvenuti resti di calcare, antiche fornaci per la trasformazione del marmo in calce viva, testimoniando la vitalità dell’artigianato romano anche in epoca medievale.
Enna: nuovi mosaici nella Villa Romana del Casale

Da uno dei siti archeologici più celebri d’Italia, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, è stato rinvenuto un mosaico del IV Secolo d.C. raffigurante calzature simili alle moderne infradito. Il ritrovamento, annunciato dal Parco Archeologico di Morgantina, ha suscitato curiosità anche a livello internazionale.
Oltre al mosaico, gli archeologi hanno individuato anfore, amuleti e resti architettonici che continuano ad arricchire la conoscenza di questo complesso romano, dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1997 e noto per i suoi straordinari pavimenti musivi.
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