Uccide e impicca il cane del fratello per ripicca: uomo condannato a 2 anni e 4 mesi di carcere

  • Postato il 24 aprile 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Ogni volta che un animale viene colpito da violenze così gravi, viene leso il sentimento collettivo di rispetto e pietà della nostra società verso gli animali”. Lo ha detto l’avvocata Claudia Ricci dell’Enpa commentando il grave episodio dei giorni scorsi, nel quale un uomo ha impiccato il cane del fratello come ritorsione. A quanto si apprende, l’animale, una femmina di Setter inglese, era stata rapita e brutalmente uccisa, e il suo corpo ritrovato appeso ad un ponte sul torrente Leno di Vallarsa, in Trentino-Alto Adige.

Un caso che ha scosso violentemente l’opinione pubblica e che si è concluso con la condanna, da parte della Corte d’Appello di Trento, a due anni e quattro mesi di reclusione e al pagamento di 1.400 euro di multa. Sul caso l’avvocata Ricci – che in rappresentanza dell’Ente Nazionale Protezione Animali si era costituita parte civile nel procedimento già in primo grado – ha aggiunto che “Enpa auspica che la sentenza contribuisca a rafforzare una giurisprudenza sempre più sensibile e severa verso chi maltratta o uccide animali”. Pochi giorni prima infatti un altro caso, simile per crudeltà, si era consumato a Rialto, Savona, dove un cane era stato colpito da un dardo di balestra, riportando gravi lesioni vertebrali e morendo poco dopo. In quel caso, l’imputato era stato condannato a sei mesi di reclusione e al risarcimento dei danni nei confronti dell’Enpa, che anche allora si era costituita parte civile a processo. Al Senato è ancora in attesa di discussione – e approvazione – la nuova legge contro i maltrattamenti sugli animali, già approvata alla Camera.

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Il Fatto Quotidiano

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