Ucciso e fatto a pezzi, la confessione della compagna registrata con un telefonino dai carabinieri
- Postato il 12 settembre 2025
- Cronaca Nera
- Di Il Fatto Quotidiano
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Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Gemona, nell’Udinese, dove il corpo di Alessandro Venier era stato ritrovato fatto a pezzi a luglio scorso. Mailyn Castro Monsalvo ha confessato l’uccisione del compagno 35enne il giorno del delitto. La 30enne avrebbe ammesso le sue responsabilità all’arrivo nella villetta dei carabinieri, allertati dalla stessa donna. Poi si sarebbe chiusa nel silenzio.
La confessione registrata con un cellulare
I carabinieri hanno “verbalizzato” la confessione, insieme a quelle della suocera della ragazza e madre della vittima, in una registrazione di quasi mezz’ora con il cellulare. Un audio considerato dal gip “pienamente utilizzabile”. Lorena Venier aveva reso confessione pochi giorni dopo l’omicidio. Agli atti c’è il racconto della madre del ragazzo: “Alessandro era supino e Mailyn ha puntato i piedi sulle sue spalle, ha messo i lacci degli scarponi intorno al collo e ha cominciato a tirare. In quel momento mi sono allontanata perché la bambina stava piangendo e mi sono recata da lei. Quando sono riuscita a tranquillizzarla sono tornata in soggiorno e Mailyn stava ancora stringendo i lacci intorno al collo e io l’ho aiutata. Alessandro in quel momento stava esalando gli ultimi respiri”. La madre del giovane ucciso ha poi riferito di premeditare da tempo l’omicidio.
La ricostruzione dell’omicidio
Il resto del racconto di Lorena Venier è noto. “Un blister intero di sonnifero sciolto in una limonata”, poi “due punture di insulina all’addome” perché Alessandro non si addormentava. Poi il lungo e inutile tentativo di soffocarlo con un cuscino e infine, una volta caduto a terra supino, “Mailyn ha preso due lacci di scarponi e glieli ha stretti al collo. Quando, dopo che sono tornata dall’aver accudito la bambina, abbiamo mollato i lacci, Alessandro ha continuato per qualche attimo a respirare ancora e poi non più. Erano circa le 21.30 quando è morto”.
A quel punto Lorena avrebbe preso il bidone dietro la rimessa aiutata da Mailyn ma il corpo senza vita non riusciva ad entrare. “Mi è allora venuto in mente di dovergli tagliare le gambe. Ho preso un coltello da cucina” però “non avevo pensato alle ossa. Allora ho pensato di tagliare l’addome”. Ha inoltre ha utilizzato una sega per la legna per la spina dorsale. “Questa opera l’ho posta in essere io da sola, rifiutando l’aiuto che mi offriva Mailyn”. Poi il corpo è stato messo nel barile, riportato a fatica nella rimessa. La calce, acquistata su Amazon, l’avrebbe messa Mailyn nella notte. “Abbiamo completato tutto verso l’una di notte del 26 luglio”. L’autopsia sulla salma del giovane aveva confermato ad agosto la morte per strangolamento e aveva accertato che il corpo del 35enne era stato sezionato dopo il decesso.
L’indagata non ancora interrogata
Mailyn Monsalvo non è invece ancora in grado di sottoporsi all’interrogatorio della procura. Se ascoltata, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere ha spiegato all’Ansa l’avvocata che la difende Federica Tosel. “Già a fine agosto, avevamo comunicato questa decisione alla Procura – ha spiegato la legale della ragazza – anche per evitare spostamenti e spese inutili per la trasferta a Venezia per quella che sarebbe stata l’udienza odierna. Abbiamo anche fornito la possibilità di organizzare una videochiamata, qualora la Procura ci avesse rappresentato la necessità di verbalizzare comunque questa nostra decisione, ma ci è stato spiegato che l’interrogatorio sarà calendarizzato in futuro”. Non ci sono novità inoltre per l’affido della figlia della coppia, nata a gennaio 2025: “L’iter sta proseguendo e da parte colombiana c’è anche una certa celerità nel produrre la documentazione – ha spiegato Tosel – speriamo che presto ci possa essere uno sviluppo positivo e la bambina venga affidata ai parenti della mamma che hanno fornito piena disponibilità”. La bambina resta al momento in una struttura protetta individuata dal Comune di Gemona.
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