Ucraina, Trump: “Senza intesa sanzioni a Mosca”. Il Cremlino: “Incontro Putin-Zelensky? Solo dopo accordi”

  • Postato il 17 maggio 2025
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Secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Vladimir Putin è “al tavolo” delle trattative e, pur non avendo partecipato ai colloqui di Istanbul, desideroso di negoziare. Ma se i negoziati falliranno, la sua amministrazione procederà con le sanzioni contro Mosca. “Onestamente, lo farò, se non raggiungeremo un accordo”, ha detto in un’intervista con Fox News. “È il momento della verità, stiamo parlando chiaro e vedremo cosa succederà. Sarebbe devastante per la Russia perché sta attraversando un periodo difficile con l’economia e i prezzi del petrolio bassi”, ha aggiunto. Ma il Cremlino rilancia dichiarando che un incontro tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è “possibile” a condizione che Mosca e Kiev raggiungano prima “accordi” tra le due parti. “Un incontro del genere, frutto del lavoro di entrambe le parti e della conclusione di accordi, è possibile. Ma solo a seguito di accordi tra le due parti”, ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

Lo scambio a distanza segue il nuovo nulla di fatto nei colloqui di pace in Turchia, i primi diretti tra Russia e Ucraina dal 2022. Colloqui che però vedono sul tavolo le richieste della Russia, ritenute inaccettabili da Kiev: lo status di neutralità per l’Ucraina, la rinuncia alle riparazioni di guerra e il riconoscimento della perdita della Crimea e delle quattro regioni occupate. L’Ucraina insiste per un cessate il fuoco come condizione preliminare a qualsiasi trattativa concreta, ma la Russia ha respinto finora tutte le proposte, compresa l’ultima sul tavolo a Istanbul. Come non bastasse, la prosecuzione dei colloqui sarà possibile solo una volta completato lo scambio di prigionieri annunciato dalle due parti a Istanbul, ha affermato il portavoce presidenziale russo Peskov: “Ciò che resta da fare è quanto concordato ieri dalle delegazioni. Si tratta, ovviamente, principalmente di scambiare 1.000 prigionieri per 1.000”.

Trump si dice convinto dell’importanza della sua presenza nei negoziati: “Ho sempre pensato che non possa esserci un incontro senza di me, perché non credo che un accordo possa passare senza di me… C’è molto odio da entrambe le parti”. Ancora: “Ho un ottimo rapporto con Putin. Penso che raggiungeremo un accordo. Dobbiamo incontrarci, e penso che probabilmente lo programmeremo a breve”. Nella stessa intervista, alla domanda se Putin fosse l’ostacolo principale alla pace, Trump ha invece puntato il dito contro il presidente ucraino: “Ho avuto una sessione molto dura con Zelensky. Non ha reso le cose facili e l’ho sempre detto: non ha le carte in mano… si sta confrontando con un esercito enorme”. “Di fronte al cinismo del presidente Putin, credo, anzi sono sicuro, che il presidente Trump, attento alla credibilità degli Stati Uniti d’America, reagirà”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, dopo l’ennesima offensiva russa con droni contro l’Ucraina. Ma almeno per ora, stando alle dichiarazioni del Cremlino, dopo il colloqui di Istanbul non ci sono stati contatti tra Putin e Trump. “No, non ci sono stati contatti. Se i presidenti Putin e Trump riterranno opportuno tenere una conversazione, vi informeremo”, ha detto Peskov rispondendo alle domande dei giornalisti, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Interfax.

Intanto Putin ha invitato tutti i leader dei Paesi della Lega araba al primo vertice russo-arabo. L’evento è previsto per il 15 ottobre, come spiega la Tass. “Intendiamo continuare a sviluppare un dialogo costruttivo con la Lega Araba in ogni modo possibile, così come relazioni amichevoli con tutti i suoi membri. A questo proposito, vorrei invitare tutti i leader degli Stati della vostra associazione, nonché il segretario generale della Lega, a prendere parte al primo vertice russo-arabo, che prevediamo di tenere il 15 ottobre”, ha affermato Putin in un telegramma inviato in occasione dell’apertura del 34esimo vertice della Lega Araba, pubblicato sul sito web del Cremlino. Putin è “fiducioso” che l’incontro russo-arabo di ottobre contribuirà all’ulteriore rafforzamento della cooperazione tra i Paesi, e a “garantire la pace, la sicurezza e la stabilità nelle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa”.

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