Uil Liguria apre la fase congressuale, Serri: “Nel 2026 un patto per il lavoro in Liguria che metta a sistema le criticità del territorio”
- Postato il 19 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Alla presenza del segretario organizzativo nazionale Uil Emanuele Ronzoni, si è svolto oggi il consiglio confederale regionale della Uil Liguria con il quale è stata aperta la fase congressuale anche per la Liguria. Il 16 giugno 2026 la Uil Liguria rinnoverà gli organi statutari e aprirà una nuova fase “che metterà al centro: lavoro, sviluppo e innovazione”.
Occupazione precaria, salari bassi, povertà diffusa, pensioni che non recuperano il potere d’acquisto, fiscalità iniqua, contratti da chiudere, sanità ben lontana dalle risposte attese dai cittadini, sono tutti temi che ancora interrogano il sindacato di piazza Colombo e lo spingono a ricercare nuove opportunità per il benessere di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e giovani in fuga. Lotta al lavoro nero e all’occupazione senza dignità, alla povertà, all’emarginazione sono i grandi temi che si affiancano ogni giorno alle vertenze aperte sul territorio tra industria, infrastrutture, trasporto pubblico locale, dissesto idrogeologico, chiusura del ciclo dei rifiuti, fabbisogno energetico e transizione ecologica.
“Proponiamo il grande Patto per il Lavoro in Liguria, un laboratorio di idee che vedano un miglior utilizzo delle risorse rese disponibili dall’Europa e dai Ministeri per le Regioni: siamo per la politica del fare rete attraverso un tavolo stabile e duraturo che affronti e metta a sistema le grandi questioni dello sviluppo sul territorio – spiega Riccardo Serri, segretario generale di Uil Liguria – Per le grandi vertenze industriali, sosteniamo l’idea di un protocollo d’intesa tra Confindustria, Uil, Cisl, Cgil e le categorie dei metalmeccanici per arrivare a sintesi dialogando, magari, insieme alla politica. Anche perché, che cosa accadrà con la fine del Pnrr?”.
Eppure, con i suoi 80 miliardi di risparmi, Genova si colloca all’undicesimo posto tra le città italiane con più risorse disponibili, ma ai ceti medio bassi che cosa resta? “La Liguria è terra di anziani con malattie croniche e di giovani che fuggono lontano perché a loro non è permesso accedere all’ascensore sociale. Il mercato del lavoro è saturo di ultracinquantenni che non si riqualificano – prosegue Serri – Abbiamo il dovere di proteggere anziani di fronte a un sistema sanitario che non tiene conto dei bisogni, di un sistema sociale che li dimentica, a partire dalle infrastrutture cittadine, ai mezzi di trasporto, alla solitudine. Se la soluzione alla crisi Amt, ad esempio, è l’aumento delle tariffe, senza considerare a chi va dato o tolto il servizio, si sfiora il disastro sociale in cui anziani, famiglie, ragazzi, immigrati non possono contare sul sistema pubblico”
“La Uil è contro l’idea di un paese che fa sempre pagare i soliti: lavoratori dipendenti, pensionati, donne. Per questo il 29 novembre anche la Uil Liguria sarà a Roma alla manifestazione nazionale per esprimere soluzioni adeguate per una manovra di bilancio più equa”.