Ultrà condannato per violenze: il datore di lavoro può licenziarlo
- Postato il 1 settembre 2025
- Di Tgcom24
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Ultrà condannato per violenze: il datore di lavoro può licenziarlo
Era stato condannato a 8 mesi per oltraggio alle forze di polizia e istigazione a commettere resistenza e altri delitti contro la persona. Lui, operaio catanese e ultrà, avrebbe anche pronunciato frasi che secondo i giudici istigavano alla violenza. La sua condanna era diventata definitiva, e così l'azienda per la quale lavorava aveva deciso di licenziarlo perché le sue azioni, pur non in connessione con lo svolgimento del rapporto di lavoro, "avevano leso la sua figura morale". Ora la Corte di Cassazione, secondo quanto riportato sul "Messaggero", ha qualificato il licenziamento come giustificato quando il dipendente commette reati che recano disvalore morale alla sua persona, anche se fuori dal lavoro. Secondo gli ermellini, l'uomo con il suo comportamento avrebbe fatto venire meno la fiducia che il datore deve poter riporre in uno dei suoi operai. Inutili sono stati i ricorsi dell'operaio catanese, tutti rigettati. In secondo grado, tra i motivi di appello, c'erano anche i tempi della contestazione: i fatti risalivano al 2010, ma il licenziamento era arrivato solo sei anni dopo. Ma per i giudici tutto era stato fatto a tutela del lavoratore: il titolare, infatti, aveva rinviato ogni decisione all'esito del procedimento penale. Continua a leggere...