Un altro sciame sismico ai Campi Flegrei

  • Postato il 13 maggio 2025
  • Di Focus.it
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Dalle 12:06 del 13 maggio 2025 è in corso uno sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei. Secondo l'INGV – Osservatorio Vesuviano, alle 12:45 erano stati rilevati già otto terremoti. Il più forte, registrato alle 12:07, ha raggiunto una magnitudo di 4.4, seguito alle 12:22 da un evento di magnitudo di 3.5. Nella mappa fornita dall'INGV sono riportati gli epicentri degli eventi con magnitudo superiore a 1. L'articolo prosegue dopo l'infografica qui sotto . Il pericolo non è imminente. Il bollettino settimanale dell'Osservatorio Vesuviano, aggiornato tra il 28 aprile e il 4 maggio 2025, indica che nella settimana precedente all'attuale sciame erano stati individuati 43 terremoti, con magnitudo massima Md 1.4. La velocità di sollevamento del suolo ha mostrato un rallentamento, attestandosi su valori medi di 15±5 mm/mese. Nessuna variazione significativa è stata osservata nei parametri geochimici, sebbene persista un fenomeno di riscaldamento e aumento della pressione nel sistema idrotermale, in particolare nell'area di Pisciarelli, dove la temperatura fumarolica ha raggiunto in media i 97 °C. Gli esperti, pur escludendo a oggi scenari di eruzione imminente, mantengono un costante monitoraggio della situazione, fondamentale per supportare le eventuali decisioni di protezione civile.. Bradisismo. L'attività sismica è stata registrata in un contesto di crescente attenzione verso l'area flegrea, dove da mesi si registra un aumento del bradisismo e della sismicità. Proprio nei giorni scorsi, i ricercatori dell'INGV hanno pubblicato uno studio che individua nella crosta terrestre, a una profondità di circa 3-4 chilometri, uno strato indebolito che favorirebbe l'accumulo di fluidi magmatici, spiegando così le attuali deformazioni del suolo e i frequenti sciami sismici.. qual è la Zona a rischio. I Campi Flegrei sono un'area vulcanica attiva situata a ovest di Napoli, tra i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e parte del capoluogo campano. A differenza del Vesuvio, rappresentano un campo vulcanico, ovvero un insieme di centri eruttivi collassati in una vasta caldera. La zona è soggetta da secoli al fenomeno del bradisismo, un lento sollevamento e abbassamento del suolo, ben documentato a partire dal IV secolo d.C..
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Focus.it

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