Un caseificio è stato condannato dal tribunale di Torino perché commercializzava prodotti che evocavano illegalmente il Grana Padano
- Postato il 9 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Un’azienda è stata condannata dal tribunale di Torino perché su una forma di formaggio ha scritto “Gran Riserva Italia”, richiamando il Grana Padano, senza avere le autorizzazioni necessarie. Si tratta di un contenzioso di diritto industriale e di tutela della proprietà industriale, che nasce da un prodotto a pasta dura da grattugia, commercializzato da un caseificio piemontese, su cui vi era un riferimento alla Dop Grana Padano attraverso la scritta “Gran Riserva Italia”. A fare ricorso in tribunale era stato il Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano Dop, che aveva chiesto di dichiarare che si trattasse di una “evocazione” della nota Dop protetta dall’Unione europea. Secondo il tribunale effettivamente si è trattato di una una evocazione illegittima, in particolare riguardo alla categoria ‘Riserva Oltre i 20 mesi’ che identifica il Grana Padano a maggiore stagionatura. Insieme al logo, alle scritte e alla forma del prodotto, il giudice ha ritenuto che il venditore cercasse di trarre vantaggio indebitamente, suggerendo al consumatore che si trattasse di Grana Padano quando non lo era.
“Si tratta di una sentenza che giudico luminosa e da prendere come riferimento nelle tutela dei prodotti Dop – commenta in una nota Stefano Berni, direttore generale del Consorzio tutela Grana Padano – che riprende e porta nei tribunali italiani principi stabiliti dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europa e diventa così una pietra miliare contro i similari e le loro politiche di immagine e di comunicazione fuorvianti per i consumatori”
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