Un fotografo entra in campo, Medvedev aizza il tifo contro arbitro e avversario: nemmeno dopo questa follia riesce a vincere

  • Postato il 25 agosto 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Quasi 10 minuti di follia. Ma nemmeno così Daniil Medvedev è riuscito a vincere. È stato un incontro surreale quello andato in scena al primo turno degli Us Open tra il russo, vincitore a New York nel 2021, e il francese Benjamin Bonzi, numero 51 al mondo. Con un evento spartiacque, dovuto a un fotografo sciagurato. E con un lieto fine, perché l’antisportività di Medvedev non è stata premiata.

Il momento chiave è sul primo match point capitato a Bonzi, in vantaggio per 5-4 nel terzo set dopo aver vinto i primi due 6-3 7-5. Il francese sbaglia la prima di servizio, ma proprio in quel momento un fotografo decide di muoversi dal campo prima che Bonzi potesse servire la sua seconda, interrompendo di fatto la partita con un’interferenza esterna. Il giudice di sedia Greg Allensworth intima al fotografo di uscire dal campo, poi annuncia che Bonzi avrebbe ricevuto la possibilità di giocare di nuovo la prima di servizio a causa del ritardo, cosa comune nel tennis. Medvedev però va su tutte le furie e comincia il suo triste show.

Il russo si avvicina al giudice di sedia per lamentarsi della decisione e iniziano i fischi. Inizia a protestare ferocemente, chiedendo da subito l’aiuto del pubblico. Poi si gira verso la telecamera gridando: “Ha ragione Reilly Opelka, lui – (il giudice di sedia, ndr) – guadagna sulla partita, non guadagna per le ore che sta in campo. L’arbitro vuole solo andarsene a casa“. Medvedev aizza il pubblico contro l’arbitro, ma di fatto anche contro il suo avversario. Per più di cinque minuti è impossibile riprendere il gioco. Bonzi non può servire perché tutto il pubblico rumoreggia tra cori e fischi. Chiedendo come mai il russo non abbia ricevuto nemmeno un warning, ampiamente meritato. Alla ripresa del gioco il francese finisce con il perdere il match point, subire il break e poco dopo cedere anche il set.

Per Medvedev sembra il preludio alla rimonta: il russo vince poi il quarto set 6-0 e il match sembra essere indirizzato. Ma al quinto Bonzi recupera, si riprende e vince 6-4 dopo oltre 3h e 45′ di gioco. Il giusto epilogo, perché il francese è stato una vittima dello sfogo di Medvedev ma ha ampiamente meritato la vittoria. “Non ho mai vissuto niente del genere o visto una partita del genere”, ha raccontato alla fine del match. “È stato molto complicato alla fine del terzo set, il match point, il pubblico che non smetteva mai di urlare. Semplicemente non riuscivo a servire. Volevo provarci ma era impossibile, c’era troppo rumore. La situazione è durata molto a lungo ed è stato estremamente complicato da gestire”, ha aggiunto Bonzi in conferenza stampa. Poi ha sottolineato: “Il momento dell’interruzione? Non commenterò il comportamento di tutti, ma credo che persino il pubblico abbia esagerato a lasciarsi coinvolgere in quella partita. Non dovrebbe succedere. Non credo di aver fatto nulla di sbagliato“.

Bonzi sicuramente no. Medvedev invece aggiunge un’altra figuraccia a un 2025 orribile. Per il russo è la quarta sconfitta consecutiva in uno Slam: quest’anno nei match 3 su 5 ha vinto solo al primo turno in Australia contro il thailandese Samrej. In stagione il miglior risultato è la finale di Halle (non vince un torneo dal 2023) e ora rischia perfino di finire fuori dalla Top 20 della classifica Atp (sarà come minimo 16esimo alla fine degli Us Open). Alla fine di questo teatrino newyorkese, Bonzi avanza al secondo turno, Medvedev torna a casa dopo aver spaccato un altro paio di racchette e al fotografo che ha scatenato tutto è stato revocato il pass per il torneo.

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