Un nuovo protocollo per tutelare i lavoratori dalle condizioni meteo estreme
- Postato il 22 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. È stato firmato martedì in prefettura il protocollo per garantire condizioni più sicure per il lavoro all’aperto con il caldo e in condizioni climatiche estreme, il cosiddetto documento di intesa sul microclima negli ambienti di lavoro.
Il nuovo accordo, promosso dalla prefetta Cinzia Torraco, rinnova e aggiorna l’intesa sottoscritta nel giugno 2024, grazie ai lavori del tavolo tecnico di monitoraggio, che nelle ultime settimane, complici le temperature da record, si è riunito più volte per mettere a punto una guida pratica in grado di fornire misure e buone prassi finalizzate ad innalzare la consapevolezza sui rischi da stress termico.
I firmatari del protocollo su caldo e clima estremo sul lavoro
A firmare il nuovo protocollo per tutelare il lavoro con caldo e in caso di clima estremo sono stati Prefettura, Regione Liguria, ARPAL, Ispettorato di Area Metropolitana di Genova, INPS, INAIL, ASL 3 e ASL 4 Sistema Sanitario Regione Liguria, Capitaneria di Porto, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Camera di Commercio, ANCE, Confindustria, Confcommercio, Confeserecenti, Confartigianato, CNA, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, AGCI, Confcooperative, Legacoop, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Genova e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL .
L’intesa è stata sottoscritta oggi per la prima volta dall’assessore regionale alla Sanità e dal direttore generale di Arpal. Il protocollo rappresenta uno strumento di prevenzione e coordinamento interistituzionale, ed è aggiornato alla luce delle più recenti indicazioni normative e sanitarie e contempla specifiche azioni di monitoraggio, nonché l’attivazione di canali informativi e formativi per imprese e lavoratori.
La Regione Liguria è stata tra le prime del Nord Italia ad adottare una specifica ordinanza anti-caldo. Il provvedimento vieta il lavoro all’esterno dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui le mappe di rischio Worklimate segnalano un livello “ALTO” di esposizione al calore.
Come nelle scorse annualità, il documento delinea utili procedure operative per l’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria a fronte di temperature eccezionalmente elevate e indicazioni per l’istruttoria delle relative domande, già sperimentate sul campo.
Cosa prevede il protocollo
Il protocollo mette l’accento sull’obbligo del datore di lavoro di valutare tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici tra cui il microclima e, quindi, anche il rischio di danni da stress termico dovuto a temperature eccezionalmente elevate o a condizioni climatiche particolarmente avverse.
È stato il primo in Italia a codificare in modo chiaro e univoco le procedure a tutela dei lavoratori, anche dando modo alle imprese e ai lavoratori di accedere, in caso di temperature estreme, alla cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) per sospendere o ridurre l’attività lavorativa senza il rischio del rigetto della domanda per la poca chiarezza sulle regole.
L’accoglimento della domanda di cassa può essere concessa anche con temperature inferiori a 35° centigradi qualora entri in considerazione la valutazione non solo della temperatura rilevata, ma anche di quella cosiddetta “percepita” che può essere più elevata di quella reale.
“Per Cgil Cisl Uil l’importante ruolo della prefettura e della predetta Cinzia Torraco ha permesso anche quest’anno di arrivare ad un positivo risultato a tutela di lavoratrici e lavoratori”.