“Un serial killer aveva pianificato di rapire, castrare e uccidere Justin Bieber. Salvo per miracolo”: svelato un complotto inquietante ai danni della star della musica

  • Postato il 28 aprile 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Justin Bieber sarebbe vivo per miracolo. La star della musica era finito nel 2012 nel mirino di un pericoloso assassino, Dana Martin. La rivelazione è stata fatta da un ex agente penitenziario, Edgar Pinon, che ha vuotato nell’episodio “Stalking the Stars” di “Hollywood Demons” su Investigation Discovery. Dana Martin è condannato e attualmente in carcere. Il serial killer ha addirittura il volto del suo cantante preferito tatuato sulla gamba. Martin “si è dichiarato colpevole di istigazione a delinquere per omicidio di primo grado dopo aver reclutato due uomini per rapire il cantante, la sua guardia del corpo e altre due vittime”.

Il piano sarebbe stato messo a punto nel 2012 da Martin stesso, mentre era detenuto in un carcere di Las Cruces, nel New Mexico, e stava già scontando due ergastoli per lo stupro e l’omicidio della 15enne DeAndra Florucci, avvenuta nel 2000. Dunque l’ex agente penitenziario Pinon ha spiegato che Martin aveva una “lista nera” che includeva il diciottenne Justin, e di come avesse coinvolto Mark Staake e il nipote di Staake, Tanner Ruane, per aiutarlo a compiere il crimine.

“Una mattina, ha voluto vedermi in privato – ha detto il sergente Pinon -. Ha iniziato subito a parlare del suo tatuaggio di Justin Bieber. Ha continuato a raccontare di come avesse cercato di contattarlo. Aveva organizzato un viaggio per due persone sulla costa orientale e aveva dato loro una lista nera”. I due sicari di Martin sono stati catturati dalla polizia il 19 novembre 2012, quando hanno tentato di entrare nel Vermont dopo aver preso la strada sbagliata ed essere finiti in Canada. “Il loro veicolo è stato perquisito e hanno trovato trovare forbici e cravatte – ha spiegato Pinon -. Quelli erano gli strumenti necessari per commettere i crimini”.

E infine: “Secondo me, non credo che Dana volesse uccidere Bieber perché, se l’avesse fatto, non avrebbe potuto ottenere più musica da lui, nessuna notizia su quello che gli stava succedendo. La mia impressione è che Dana voleva semplicemente che Justin Bieber sapesse chi era”.

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Il Fatto Quotidiano

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