Una banca regionale per sostenere lo sviluppo nel Sahel. Il piano di Burkina Faso, Mali e Niger
- Postato il 19 dicembre 2025
- Esteri
- Di Formiche
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I governi militari di Mali, Burkina Faso e Niger hanno annunciato il lancio di una banca di investimenti regionale con una capitalizzazione iniziale di 500 miliardi di franchi Cfa, pari a circa 895 milioni di dollari. L’istituto nasce con l’obiettivo di finanziare progetti infrastrutturali, energetici e agricoli, facendo leva sulle risorse interne dei tre Paesi del Sahel.
La nuova banca metterà in comune le capacità economiche di tre Stati ricchi di materie prime: Mali e Burkina Faso figurano tra i principali produttori africani di oro, mentre il Niger dispone di rilevanti riserve di uranio. L’iniziativa punta a trasformare questo potenziale in uno strumento di sviluppo economico e di stabilità finanziaria regionale.
Secondo quanto dichiarato dal ministro delle Finanze del Burkina Faso, Aboubakar Nacanabo, la creazione di una banca di sviluppo rappresenta una questione centrale per la stabilità finanziaria, la crescita economica e il finanziamento di progetti strategici. Le sue parole sono state pronunciate a margine della cerimonia di firma tenutasi a Bamako, capitale del Mali.
Il meccanismo di finanziamento dell’istituto prevede l’introduzione di nuove imposte nazionali. Ciascun Paese contribuirà infatti con circa il 5% delle proprie entrate fiscali alla capitalizzazione della banca. Lo ha spiegato Serge Balima, consigliere del leader della giunta burkinabé Ibrahim Traoré, sottolineando come l’iniziativa si inserisca in un più ampio sforzo volto a ridurre la dipendenza dai donatori esteri e a rafforzare il controllo sui percorsi di sviluppo nazionale.
I tre Stati hanno recentemente lasciato la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, l’Ecowas, e si trovano ad affrontare una fase complessa caratterizzata da instabilità politica, pressioni climatiche e dal peggioramento dell’insurrezione jihadista nella regione. I governi di Bamako, Ouagadougou e Niamey hanno accusato il blocco regionale di non aver fornito un sostegno adeguato nella lotta contro il terrorismo.
Il ministro delle Finanze del Mali, Alousséni Sanou, ha confermato che la banca è ora ufficialmente operativa dopo l’impegno del capitale iniziale. Il prossimo passo sarà la nomina della leadership dell’istituto, cui spetterà il compito di mobilitare ulteriori risorse finanziarie a livello regionale e consolidare il ruolo della banca come strumento centrale della nuova architettura economica del Sahel.