Una mano strappa il girasole in ricordo di un ragazzo: “Se ne mettessero tutti, Milano sarebbe una pattumiera”

  • Postato il 27 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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C’è chi odia tutto e tutti a prescindere, forse per esorcizzare il fastidio e la tristezza di dover convivere con sè stesso. Prendiamo il caso del girasole strappato in un campetto di basket in via Dezza a Milano raccontato da una cittadina al Corriere della Sera.

Da 8 anni il girasole nello stesso punto

In breve: una signora, da 8 anni mette un fiore di girasole nel punto dove il figlio, Alessandro, è morto prematuramente a soli 15 anni.

girasole biglietto
Una mano strappa il girasole in ricordo di un ragazzo: “Se ne mettessero tutti, Milano sarebbe una pattumiera” (dai social)

Il girasole viene reciso con sistematica crudeltà da qualcuno che non riesce a concepire come il gesto simbolicamente ripeta la tragedia di quella madre e di quel figlio.

Per questo l’ultima volta il girasole recava una dolorosa didascalia, un gentile invito ad astenersi: “Non strapparmi. Non mi sono più rialzato dopo essere caduto su questo campo. Questo girasole mi ricorda. Grazie, Alessandro”.

E cosa fa l’anonimo odiatore di tutto? Risponde scrivendo di malagrazia con un rozzo pennarello: “Se tutti mettessero un fiore per ogni morto, Milano sarebbe una pattumiera”. Superfluo ogni commento per chi –  come diceva quel calciatore? – “ha un cassonetto al posto del cuore”.

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Autore
Blitz

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