Una nuova scoperta monumentale nel cuore di Roma
- Postato il 21 giugno 2025
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- Di SiViaggia.it
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Roma continua a rivelare i suoi segreti più affascinanti proprio sotto i piedi dei suoi cittadini: infatti, nel corso di un recente intervento archeologico, intrapreso lo scorso novembre lungo via Alessandrina, nei pressi del Foro di Traiano, è stata portata alla luce una testa marmorea di dimensioni straordinarie.
L’imponente frammento, probabilmente appartenente a una statua maschile, giaceva sepolto da secoli di storia, nascosto agli occhi del mondo in uno degli angoli più simbolici della Capitale.
Il contesto del ritrovamento: i lavori archeologici e i fondi del PNRR
L’eccezionale rinvenimento è avvenuto durante i lavori coordinati dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, resi possibili grazie ai finanziamenti europei previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’obiettivo dell’intervento era duplice: da un lato, proseguire l’opera di recupero e valorizzazione dell’area archeologica dei Fori Imperiali, dall’altro, dare un nuovo impulso alla ricerca storica tramite indagini stratigrafiche mirate.
Proprio nel corso di tali operazioni, condotte con grande rigore metodologico, è emersa dal sottosuolo l’enigmatica testa in marmo bianco, che ha subito catturato l’attenzione di studiosi e residenti.
Un volto che racconta i secoli: prime descrizioni del reperto
La scultura, ancora in fase di studio, presenta tratti maschili accentuati, con una chioma fluente e ricciuta e un volto marcato da un’intensità espressiva fuori dal comune.
Le dimensioni colossali lasciano pensare che potesse appartenere a una statua di carattere celebrativo o imperiale, forse collocata un tempo all’interno di una delle maestose strutture pubbliche della zona.
Secondo le prime ricostruzioni, il frammento sarebbe stato sepolto all’interno di uno strato di epoca medievale, intriso di materiali antichi riutilizzati, a dimostrazione di come la storia di Roma si sia stratificata nel tempo, sovrapponendo le epoche in un unico, affascinante racconto urbano.
Un legame tra passato e presente: le parole del sindaco Gualtieri
L’annuncio della scoperta è stato affidato al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha voluto sottolineare l’importanza simbolica del ritrovamento: sui suoi canali ufficiali, ha parlato di una città capace di stupire ogni giorno, con una storia che pulsa ancora sotto le sue strade.
Ha ricordato come l’area interessata dagli scavi coincida con il sito dove sorgeva la Porticus Trisgimentata, una struttura architettonica monumentale dotata di colonne monolitiche che raggiungevano quasi i dodici metri di altezza. In un tale scenario, la testa riemersa appare come un frammento di memoria sopravvissuto al tempo, pronto a offrire nuove chiavi di lettura sul passato glorioso dell’Urbe.
L’identità ancora misteriosa del volto emerso
Nonostante la qualità del reperto e l’ottimo stato di conservazione, l’identità precisa della figura rappresentata è ancora oggetto di studio da parte degli archeologi.
Le ipotesi al vaglio sono molteplici: potrebbe trattarsi di un imperatore, di una divinità oppure di un personaggio illustre della società romana, e ogni dettaglio del volto, ogni scolpitura della capigliatura, potrebbero rivelarsi fondamentali per risalire al contesto originario dell’opera.
Quel che è certo è che la scoperta rappresenta un’ulteriore conferma della ricchezza stratigrafica di Roma e della sua capacità di tenere vivo il dialogo tra le generazioni, grazie a un patrimonio che continua a emergere con forza e suggestione.