“Una parte delle scorte di uranio arricchito dell’Iran sono scampate agli attacchi di Israele e Usa”

  • Postato il 10 luglio 2025
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L’uranio arricchito dell’Iran è scampato agli attacchi di Israele e degli Stati Uniti. Lo ha sostenuto un alto funzionario israeliano citato dal New York Times, a condizione di rimanere anonimo. Teheran avrebbe scorte sotterranee di uranio arricchito di qualità quasi pari a quella necessaria per una bomba. L’alto funzionario ha anche spiegato che Israele già alla fine del 2024 pensava a un’azione militare contro l’Iran, dopo aver assistito a quella che la fonte ha descritto come una corsa alla costruzione di una bomba nell’ambito di un progetto segreto iraniano. Il funzionario ha affermato che l’intelligence israeliana ha individuato l’attività di armi nucleari subito dopo l’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e questo ha spinto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a prepararsi a un attacco, con o senza l’aiuto degli Stati Uniti.

Nei giorni precedenti l’attacco israeliano all’Iran a metà giugno e la successiva decisione del presidente Donald Trump di unirsi all’azione, i funzionari dell’intelligence statunitense hanno affermato di non aver riscontrato alcuna prova di un’azione da parte dell’Iran per militarizzare le sue scorte di uranio di grado quasi nucleare. Gli Stati Uniti hanno colpito due dei siti di arricchimento più critici dell’Iran con bombe da circa 13.600 chili e hanno puntato una raffica di missili Tomahawk lanciati da sottomarini contro un terzo sito, dove il combustibile poteva essere convertito per l’uso bellico. La fonte del New York Times ha affermato che le prove raccolte sul programma segreto sono state pienamente condivise con gli Stati Uniti. Per gli iraniani, avere accesso al combustibile già arricchito al 60% di purezza è fondamentale. La stragrande maggioranza degli sforzi per arrivare all’uranio altamente arricchito è ancora nelle fasi iniziali

Le scorte scampate agli attacchi potrebbero essere accessibili agli ingegneri nucleari iraniani. Gli israeliani non hanno comunque espresso preoccupazione in quanto a loro avviso qualsiasi tentativo dell’Iran di recuperarle sarebbe indentificato. Provare a estrarre uranio dall’impianto di Isfahan sarebbe infatti difficile da nascondere alla sorveglianza satellitare, mentre recuperare le scorte aggiuntive a Fordo e Natanz sarebbe troppo difficile.

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Il Fatto Quotidiano

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