Una tassa per i pacchi fast fashion. L'Ue propone 2 euro
- Postato il 12 novembre 2025
- Economia
- Di Agi.it
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Una tassa per i pacchi fast fashion. L'Ue propone 2 euro
AGI - L'idea di valutare una possibile imposta aggiuntiva in manovra sui pacchi di piccolo importo, quelli sotto i 150 euro, acquistati da Paesi extra UE, per contrastare soprattutto lo strapotere dei portali di e-commerce cinesi di abbigliamento e oggettistica al dettaglio, sarebbe maturata ieri sera nel corso di una riunione tra i vertici di FdI.
A quanto apprende l'AGI, alla riunione avrebbero partecipato il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari e gli esponenti del partito di via della Scrofa che si occupano del dossier della legge di bilancio. Sarebbe stata confermata, viene riferito, l'impossibilità di procedere ad un ampliamento della platea della rottamazione, come invece richiesto dalla Lega, visto il costo del provvedimento. L'ampliamento della platea - avrebbe argomentato Leo - costa troppo, i margini di manovra della legge di bilancio sono pochi. Ritocchi, invece, sono attesi sull'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi con finalità turistiche. Sarà FI ad intestarsi la modifica della norma.
Controlli doganali e concorrenza e-commerce
Nei mesi scorsi la Commissione UE ha ipotizzato una misura dal costo di 2 euro a pacco per quelli che provengono da fuori Europa, la proposta è attesa domani al vaglio dell'Ecofin. In primavera la Francia ha proposto l'introduzione di tariffe doganali su pacchi a basso valore provenienti da fuori l'UE. Il provvedimento punta dunque a rafforzare i controlli doganali e contrastare la concorrenza di piattaforme, come Shein e Temu, che beneficiano dell'esenzione dai dazi per ordini inferiori ai 150 euro. Nel 2024 sono stati censiti 4,6 miliardi di pacchi sotto quella soglia di spesa spediti verso l'Unione Europea: il 91% provenienti dalla Cina. Shein, Aliexpress e Temu i principali rivenditori. Il provvedimento comunque, viene riferito, non sarebbe di facile applicazione. Al momento non sarebbe stata ipotizzata l'entità dell'imposizione tributaria. Il governo aveva già ipotizzato di inserire norme per regolamentare il fast-fashion nell'ultimo Ddl Concorrenza, ma l'iniziativa alla fine non si è concretizzata in quella sede.
Altre modifiche alla manovra finanziaria
Quanto alle altre modifiche attese al testo della manovra, nel corso del vertice sarebbe stato confermato che sarebbero state trovate alcune coperture, ma solo per misure di ampiezza limitata. Tra queste, quindi, al momento non rientrerebbe l'ampliamento della rottamazione, per il quale mancherebbero le risorse sufficienti. Forza Italia invece dovrebbe 'ottenere' la modifica della norma che aumenta la tassazione per gli affitti brevi destinati al turismo, si lavora per revisione del testo, magari con una riduzione dell'aliquota al 23%.
La copertura di alcune modifiche della manovra potrebbe arrivare anche da un taglio al 'tesoretto' a disposizione delle modifiche parlamentari, che dovrebbe ridursi da 100 ad 80 milioni per sostenere alcune misure in favore delle forze dell'ordine. Altra ipotesi di modifica, apprende l'AGI, emersa nel corso di una riunione svolta ieri tra i leader di maggioranza, prevede di lasciare inalterata l'aliquota sui dividendi delle holding per le aziende che investono almeno 1 milione di euro. Un meccanismo che manterrebbe invariata la tassazione attuale, per evitare il rischio di fuga di aziende e capitali all'estero, spingendo al contempo gli investimenti. Correttivi sarebbero al vaglio anche per proteggere le piccole e medie imprese, meno interessate però dal rischio di portare i capitali all'estero.
Le scadenze per gli emendamenti
Domani è attesa invece una riunione di Forza Italia sulla legge di bilancio, con il vice premier Antonio Tajani che interverrà in collegamento dal Canada dove è impegnato per il G7 dei ministri degli Esteri. Il termine per depositare gli emendamenti alla manovra in Commissione Bilancio in Senato è venerdì 14 novembre alle 10 di mattina. Per indicare quelli segnalati le forze politiche più grandi di numero avranno tempo fino a martedì 18, quelle più piccole potranno arrivare il giorno dopo. I testi selezionati saranno poco più di 400.
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