Uno studio rivela che l'86% dei giocattoli comprati online non sono sicuri
- Postato il 20 novembre 2025
- Cronaca
- Di Agi.it
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Uno studio rivela che l'86% dei giocattoli comprati online non sono sicuri
AGI - L'86% dei giocattoli venduti su piattaforme quali Shein, Temu, AliExpress, è pericoloso per i bambini, con un rischio concreto per la loro sicurezza e salute. A poche settimane da Natale, l'allarme è contenuto in uno studio congiunto della Federazione europea dell'industria del giocattolo (Toy of Industries of Europe) e della Federazione francese dell'industria del giocattolo e dell'infanzia (Ffjp), sulla base delle verifiche attuate su 70 prodotti, risultati quasi tutti non conformi agli standard di sicurezza europei.
I giocattoli esaminati sono stati acquistati da venditori terzi non europei e messi in vendita su sette piattaforme, tra cui alcune che hanno gia' fatto notizia: Shein, Temu, AliExpress, Amazon Marketplace, Cdiscount, Fruugo e Joom. I risultati sono inequivocabili: il 96% dei 70 giocattoli è stato dichiarato "non conforme ai requisiti di sicurezza europei" da un laboratorio accreditato. Inoltre, "l'86% di questi giocattoli si è rivelato pericoloso e presenta gravi rischi per la sicurezza e la salute dei bambini", afferma un comunicato stampa della Federazione francese dei produttori di giocattoli e giochi, aggiungendo che "questo tasso allarmante è persino superiore all'80% rilevato nello studio pubblicato nell'ottobre 2024".
Un altro motivo di preoccupazione è rappresentato dal fatto che i prodotti gia' identificati lo scorso anno e segnalati come pericolosi "sono ancora disponibili per la vendita, a volte dagli stessi venditori terzi, e sono ancora non conformi e pericolosi". In particolare, questi giocattoli destinati ai bambini piccoli contengono piccole parti che possono essere ingerite o inalate, rappresentando un rischio di soffocamento. Ancora peggio, i bambini hanno accesso diretto alle batterie a bottone al litio di alcuni prodotti, esponendoli a "gravi rischi di lesioni interne". Anche le "ventose rimovibili" possono "ostruire le vie respiratorie" e causare soffocamento, rappresentando "un'emergenza".
Di fronte a questa situazione, i rappresentanti dell'industria dei giocattoli sono indignati per le "norme certamente rigide dell'Unione Europea, che possono essere facilmente ignorate ed eluse quando i venditori terzi hanno sede al di fuori dell'Ue e non hanno nominato rappresentanti legali autentici sul territorio che si assumano la responsabilità dei prodotti venduti".
Per i professionisti del settore, "devono essere adottate misure normative a livello europeo affinché le piattaforme online diventino legalmente responsabili quando questi venditori terzi non hanno nominato un rappresentante legale autenticato nell'Ue".
Lo scorso ottobre, quattro associazioni europee, tra cui UFC-Que Choisir, avevano già acquistato 54 giocattoli dai marketplace Shein e Temu. I risultati erano allarmanti, con una "qualità di fabbricazione" che poteva "rivelarsi catastrofica" e meta' dei prodotti ispezionati conteneva "piccole parti che si staccavano troppo facilmente". Shein aveva quindi assicurato di aver "implementato il suo protocollo standard per garantire che questi prodotti fossero ritirati dalla vendita a livello globale e richiamati".
Da allora, il colosso del fast fashion - sotto accusa dopo l'apertura del suo primo negozio fisico al mondo presso il Bazar de l'Hotel de Ville (Bhv) di Parigi, per la vendita di bambole pedopornografiche e di armi - ha rimosso tutti i venditori terzi dalla sua piattaforma. Altri siti, come Temu e AliExpress, hanno invece mantenuto i loro marketplace e continuano a vendere articoli considerati pericolosi per i consumatori europei, secondo le due federazioni dei giocattoli.
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