US Open, Djokovic e il balletto dopo la vittoria contro Fritz: ecco a chi era dedicato
- Postato il 3 settembre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“È il compleanno di mia figlia, il ballo finale era per lei”. Così Novak Djokovic – nell’immediato post partita – ha risposto a chi gli chiedeva cosa significasse il balletto finale dopo la vittoria contro Taylor Fritz nei quarti di finale degli US Open. Mano a simulare il gesto di una bevuta, poi lungo movimento di spalle alternando destra e sinistra. Il serbo si è lasciato andare a una simpatica danza per la figlia Tara, che ieri ha compiuto 8 anni.
“Probabilmente sarà lei domani a dirmi com’è andata, perché me l’ha insegnato lei”. La coreografia è nata ispirandosi al film di successo KPop Demon Hunters, la canzone è Soda Pop. “Ovviamente è una cosa molto famosa a livello mondiale tra adolescenti e bambini, ma io non ne sapevo nulla finché mia figlia qualche mese fa mi ha spiegato cosa fosse. Così a casa ci divertiamo a fare varie coreografie e questa è una di quelle. Spero davvero di riuscire a farla sorridere quando si sveglierà domattina”.
Un momento simpatico e carino dopo una vittoria record: a 38 anni è il più anziano di sempre a raggiungere le semifinali in tutti e quattro gli slam stagionali. È la sua 53ª a livello Major, un nuovo record assoluto viste le 52 di una leggenda come Chris Evert. E ora c’è la sfida a Carlos Alcaraz. Allenamenti, mentalità, cura del corpo e qualche balletto con la figlia a casa e in campo: così Djokovic, nonostante i 38 anni compiuti a maggio, continua a rimanere ad altissimi livelli.
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