US Open, il derby degli amici Musetti e Cobolli: i "secondi d'Italia" dalle sfide in cucina alla suggestione Sinner ai quarti
- Postato il 29 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Fuori i secondi. Quelli del tennis italiano, che dietro Jannik Sinner continua a mostrarsi bello, carico di buoni propositi e con un avvenire certamente luminoso. Perché Lorenzo Musetti e Flavio Cobolli hanno appena 23 anni, sebbene storie anche personali differenti: Lorenzo è diventato grande in fretta, papà di un bambino e con un altro in arrivo. Flavio per certe cose s’è dato ancora del tempo, ma intanto ha cominciato a mettere nel mirino i piani alti del circuito. E contro l’amico Musetti potrebbe scalare un altro gradino. Anzi, un altro gradone.
- Dalle sfide in cucina al campo di New York: che storia la vita...
- Cobolli vuol tornare in top 20: "Stanco, ma pronto a giocarmela"
- Musetti tra bellezza e concretezza: "Sarà un test durissimo"
Dalle sfide in cucina al campo di New York: che storia la vita…
Lorenzo e Flavio si conoscono da una vita. Essendo coetanei, hanno condiviso molto del loro percorso da giocatori. Da quando erano bambini in cerca di divertimento a quando hanno cominciato a vincere tornei in giro per il mondo il tempo è passato in fretta. A dire il vero è trascorso rapido anche da quando facevano a gara… di piatti di cucina sui social.
Racconta Cobolli: “Durante la pandemia, specialmente nei primi mesi di lockdown, ci sentivamo quotidianamente e per ingannare il tempo decidemmo di darci alla cucina. Mostravamo i piatti realizzati sui nostri profili social e chi raccoglieva più like aveva vinto la sfida. Succedeva che alla fine la spuntava sempre lui, ma c’era un motivo: aveva più fan, quindi partiva da una posizione di vantaggio innegabile”.
La stessa che, sulla carta, dovrebbe vederlo favorito nella sfida di terzo turno in programma nel fine settimana. “Non lo so chi sia davvero favorito, so solo che Lorenzo è il mio migliore amico nel circuito e sarà bello confrontarmi con lui per la prima volta in un match ufficiale, e non solo in allenamento come è capitato tante volte di fare”.
Cobolli vuol tornare in top 20: “Stanco, ma pronto a giocarmela”
Cobolli ha avuto ragione di Brooksby nel match di secondo turno dopo una maratona a tratti estenuante, ma a tratti anche esaltante. Adesso però si ritrova ad avere tra le mani un’occasione ghiottissima: Flushing Meadows potrebbe aprirgli porte mai aperte prima, con sullo sfondo la possibilità di andare a sfidare Jannik Sinner ai quarti di finale (in mezzo però ci sarebbe l’eventuale ottavo contro uno tra Munar e Bergs).
Peraltro Cobolli avanzando alla seconda settimana tornerebbe in top 20, cosa che gli garantirebbe percorsi (sulla carta) un po’ più agevoli nella lunga trasferta asiatica sul cemento in programma tra fine settembre e ottobre.
Unica controindicazione? Contro Passaro e Brooksby è rimasto in campo tantissime ore, spuntandola sempre al quinto set. Che se da un lato è comunque qualcosa di cui essere contenti, sinonimo di condizione atletica e mentale decisamente importanti, dall’altro inevitabilmente ha richiesto un dispendio di energie rilevante. Con un piede che peraltro un po’ lo ha fatto penare: “Vero, ma sto abbastanza bene e non credo che rappresenterà un problema per il prossimo incontro”.
Musetti tra bellezza e concretezza: “Sarà un test durissimo”
In tutto questo per Flavio c’è da fare i conti con una delle migliori versioni di Musetti vista all’opera sul cemento. Il toscano è sembrato veramente in palla nelle prime due uscite, deliziando il pubblico con quel rovescio a una mano che ricorda tanto quello di un certo Federer (piano con i paragoni, però la bellezza del gesto è innegabile…) e che ha esaltato anche i palati più fini.
Musetti favorito contro Cobolli lo dicono i numeri, la storia e il ranking attuale. “La prima volta che l’ho affrontato avevamo 10 anni, a Roma, al Lemon Bowl, e avevo tutto il tifo contro”, ha raccontato Muso. “Da allora abbiamo spesso viaggiato assieme e ci siamo ritrovati anche a questo livello, che non era affatto una cosa scontata. Sarà molto difficile per me affrontare Flavio, perché giocare contro un amico offre sensazioni sempre molto particolari. Chi la spunterà? Chi avrà più cattiveria, in senso buono. Il campo da tennis è come un ring e non ci potremo guardare troppo in faccia, ma l’amicizia rimane e a fine partita tutto sarà come prima”.
Musetti è stato l’ultimo italiano ad aver giocato un derby in un terzo turno di un torneo slam: accadde nel 2021 a Parigi, avversario Marco Cecchinato, battuto al quinto set. Che per come sta andando Cobolli oggi potrebbe anche fare di nuovo capolino.
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