US Open, Paolini solida contro la baby Jovic: doppio 6-3 e Finals nel mirino: “Devo darmi la chance di crederci”
- Postato il 28 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Ha fatto apparire tutto più facile del previsto, Jasmine Paolini, ma contro la baby prodigio Iva Jovic c’è stato da faticare per la fuoriclasse garfagnina, spedita avanti con un doppio 6-3 6-3 al terzo turno dell’ultimo slam della stagione dove l’asticella si alzerà ancora, essendo Marketa Vondrousova l’avversaria che l’attende. E sarà decisamente un bel test per Jasmine, che pure ha fatto capire di avere le idee abbastanza chiare su ciò che l’attende da qui al termine del torneo (e non solo).
- Tanti break, ma anche qualche difficoltà a tenere la battuta
- Vittoria che vale: “Ora mi sento più libera e serena”
- Obiettivo Finals: “Rincorsa difficile, ma devo credere che sia possibile”
- Lo scatto virale: “Uno dei più belli della mia carriera”
Tanti break, ma anche qualche difficoltà a tenere la battuta
Intanto però la 9 palle break salvate contro la 17enne Jovic testimoniano che ce ne è di lavoro da fare. Nel senso che anche una partita che appariva (sulla carta) piuttosto semplice e scontata ha dovuto richiedere un bel supporto a livello di energie e nervi saldi.
Il break ottenuto nel gioco d’apertura era sembrato il segnale di una sfida tutta in discesa: risulterà decisivo per portare a casa il set, ma ci saranno comunque 5 palle del possibile contro break da salvare strada facendo, con la particolarità che sulla palla set arriva un ace (l’unico della partita dell’italiana) a chiudere sostanzialmente i conti.
Nel secondo set la musica inizialmente non cambia: Paolini nei turni in risposta eccelle, specie col dritto, e per la giovane americana non è semplice trovare il modo di arginare il suo strapotere tecnico. Eppure anche Jovic alza i giri del motore in risposta e così per chi va a servire diventa problematico tenere la battuta, con Jasmine che sale sul 5-1 prima di dover faticare un po’ più del dovuto per chiudere 6-3. La percentuale un po’ bassa con le prime spiega le difficoltà incontrate lungo il cammino, ma la vittoria regala comunque un’iniezione di fiducia importante e la sensazione che il meglio debba ancora venire.
Vittoria che vale: “Ora mi sento più libera e serena”
Nell’analisi post partita non è mancata una presa d’atto delle difficoltà incontrate. “Avevo già giocato contro questa ragazza a Indian Wells, penso che giochi davvero bene e che salirà presto in classifica. Da marzo ad ora è già migliorata molto, è solida e sa toglierti il tempo, sta su tutte le palle e ha un ottimo atteggiamento. Sapevo più o meno cosa aspettarmi, anche grazie al lavoro fatto insieme a Sara e Federico.
Ho avuto alti e bassi di attenzione, ma nel complesso è stato un buon match. Vondrousova? So quanto lei giochi davvero bene, ha un tennis molto efficace, buona mano, un talento speciale e sarà dura. Ha vinto uno Slam, è mancina e serve una preparazione attenta: so che bisogna alzare il livello e mantenere alta la concentrazione per fare una buona partita”.
Obiettivo Finals: “Rincorsa difficile, ma devo credere che sia possibile”
Quando il discorso si amplia un po’, ecco che Jasmine fa capire anche quali sarebbero i suoi desideri in vista dell’ultima parte di stagione. Uno in particolare le assilla la mente: “L’obiettivo principale è mantenere un buon livello di tennis, ma mentirei se dicessi che le Finals non sono un obiettivo. So che sarà difficilissimo da raggiungere, ma cercherò di fare di tutto per provare a restare in corsa il più a lungo possibile.
Ora penso di aver ritrovato stabilità, serenità ed equilibrio. Ovviamente, per la prossima stagione bisognerà organizzarsi bene, ma adesso mi concentro su questa e sto bene con la mia squadra. Ci sono stati tanti cambiamenti che non avevo mai affrontato prima e questo mi ha permesso di iniziare a conoscermi meglio.
Sull’erba ho faticato tantissimo, poi c’è stato il cambio di coach e la settimana di Montreal è stata davvero complicata. Mi sono isolata, chiusa con le persone che mi vogliono bene, con il team e con il supporto della famiglia. Abbiamo lavorato tanto e da Cincinnati è andata meglio. Quella parte di stagione è stata dura, mentalmente e fisicamente, ma a piccoli passi ho trovato la quadra e spero che il periodo negativo sia definitivamente passato”.