US Open, Sinner contro Musetti: la sfida azzurra che fa la storia del tennis italiano. Mai due italiani così avanti in uno Slam maschile
- Postato il 2 settembre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Una cosa mai vista che prende forma allo US Open. La nuova pagina, inedita, all’interno del libro del tennis italiano. E a scriverla non potevano che essere loro due: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Gli attori protagonisti del primo quarto di finale tutto italiano in uno Slam nel tabellone maschile. Proprio nel torneo che esattamente dieci anni fa vide materializzarsi la finale indimenticabile tra Roberta Vinci e Flavia Pennetta. Un derby sognato fin dal momento del sorteggio, quando si è capito che le strade dell’altoatesino e del carrarino si sarebbero potute incrociare. Uno snodo raggiunto con due prestazioni dominanti. Andate oltre ogni immaginazione. Sinner contro Aleksandr Bublik, Musetti contro Jaume Munar.
Dopo il match contro Denis Shapovalov la sveglia è suonata davvero nella testa di Sinner. E come spesso accade, nel match successivo a una partita difficoltosa scende in campo una versione dell’azzurro brutale. A farne le spese è stato appunto Bublik, superato per 6-1 6-1 6-1. Azzerate tutte le alte aspettative della vigilia, nate dallo stato di forma del kazako (55 turni di servizio consecutivi tenuti, 12 vittorie di fila) e per l’ultimo precedente di Halle. Una sconfitta che Sinner ha voluto riscattare impartendo una durissima lezione in appena un’ora e 21 minuti. Il numero uno ha cambiato decisamente marcia con una grande prova di forza. Tirato a lucido per il grande appuntamento contro il connazionale.
Musetti arriva invece a questo crocevia con la consapevolezza di essere tornato quello ammirato fino al Roland Garros. Dopo un mese e mezzo difficile, condito da delusioni e scarsi risultati, il fisico è tornato a girare. E con quello il suo tennis. La vittoria su Munar per 6-3 6-0 6-1 ne è il manifesto. Una partita insidiosa, contro un avversario subito quattro volte nei cinque precedenti prima di questo a New York, che invece è stato spazzato via. Il carrarino si è così rilanciato con decisione anche per le Atp Finals. Quattrocento punti per sfondare quota 3mila nel 2025 e tornare alla posizione numero 8 della Race. L’ultima disponibile per andare a Torino. Una prestazione da incorniciare. Adesso contro il numero 1 del mondo ci sarà bisogno di un ulteriore scatto in avanti.
Musetti dovrà essere perfetto nell’arginare i ritmi che Sinner impone agli avversari. Non lasciarsi soffocare come è accaduto a Bublik. Può farlo variando tanto il gioco, senza dare punti di riferimento, facendo perdere tranquillità. Essere concreto da fondo campo e al servizio, percorrendo la strada tracciata da Shapovalov al terzo turno. Sinner invece dalla sua parte ha un po’ tutto: dalla solidità alla migliore tenuta mentale, fino alla superficie. Sul cemento nessuno è al suo livello, mentre per Musetti il manto nordamericano rimane ancora un terreno da decifrare appieno. Una differenza di inclinazione non da poco.
“È l’ultimo Slam della stagione, è speciale – ha commentato il numero uno del mondo nel post-gara contro Bublik -. Contento di essere di nuovo ai quarti. Il tennis italiano è in grande forma, con ognuno il proprio stile di gioco. Lorenzo è uno dei più bravi che abbiamo. E ci sarà sicuramente un italiano in semifinale”.
“Non ho parole per descrivere le emozioni – ha dichiarato invece Musetti subito dopo la sua vittoria contro Munar -. Arrivavo da qualche settimana difficile, avevo perso tre partite pur avendo tante occasioni. Ma questo è il tennis. Sono contento di come ho reagito. Ho giocato uno dei migliori set della carriera. Ho lavorato tanto al servizio, ho cambiato qualcosa perché non funzionava molto. Sono contento di questi miglioramenti. Ora devo guardare alla prossima partita”.
Ma i precedenti tra i due invece cosa dicono? Il numero 1 è avanti due a zero, con zero set persi: 7-5 6-2 ad Antwerp nel 2021 sul cemento indoor e 6-2 6-2 sulla terra rossa di Montecarlo nel 2023. Ci sarebbe anche un successo di Musetti (Barcellona 2023), ma questo è arrivato per walkover (ritiro prima dell’inizio del match) e quindi ufficialmente non viene conteggiato. C’è quindi voglia da parte del carrarino di spezzare questo piccolo tabù. Anche perché, se è vero che Musetti avrà di fronte un altro Sinner rispetto a quello del 2023, è altrettanto vero che quello che l’altoatesino si troverà a sfidare non è lo stesso carrarino di due anni fa.
All’interno delle riflessioni della vigilia trova spazio anche quell’attitudine positiva che i due hanno verso i derby in generale. Entrambi sono abituati a primeggiare. Si sentono forti e a proprio agio quando dall’altra parte della rete c’è un azzurro. Come se fossero desiderosi di rimarcare costantemente la propria superiorità. Se Sinner ha un bilancio immacolato, con 15 vittorie in 15 incontri, Musetti non è da meno, con 13 successi a fronte di appena 4 sconfitte, e una serie aperta di cinque successi di fila. Non perde da un italiano dalla semifinale di Stoccarda 2024 contro Matteo Berrettini.
Quella dei derby azzurri in uno Slam è una storia lunga 96 anni. Il primo datato 1929, al Roland Garros: Uberto De Morpurgo batte Leonardo Bonzi al terzo turno. Sinner contro Musetti sarà il trentesimo capitolo di questa saga speciale a tinte tricolori. Il derby più importante. Mai due azzurri si erano affrontati così avanti in un Major. Il terzo turno era sempre stato un limite invalicabile. Oltre al sopracitato incontro pionieristico sulla terra parigina, vanno ricordati Paolo Lorenzi contro Thomas Fabbiano allo US Open 2017, Musetti contro Marco Cecchinato al Roland Garros 2021 e l’ultimo incrocio di pochi giorni fa tra lo stesso Musetti e Flavio Cobolli. Un lungo elenco di derby, che ha acquisito una vera rilevanza solo di recente: 17 delle 29 partite tutte italiane a livello Slam infatti si sono disputate dal 2017 in avanti. In tutto il Novecento erano state appena 8. All’Australian Open ce ne sono stati solo 2, al Roland Garros 12, a Wimbledon 9 e allo US Open 7 (contando già la sfida in programma mercoledì 3 settembre).
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