Us Open, Sinner è strapotente: fa suo il derby contro Musetti ed è in semifinale
- Postato il 4 settembre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un uomo in missione e un messaggio chiaro per tutti: non si fanno sconti. Nemmeno per i connazionali. Ci sono soltanto lezioni da impartire. Jannik Sinner batte Lorenzo Musetti, domina il primo derby italiano ai quarti di uno Slam, torna in semifinale allo US Open. Il numero uno del mondo prosegue sul solco tracciato negli ottavi contro Aleksandr Bublik e supera il carrarino con il punteggio di 6-1 6-4 6-2. Durata: due ore esatte. L’altoatesino conferma ancora una volta la sua supremazia nei derby infilando la 16a vittoria su 16 partite nel circuito maggiore. La terza contro Musetti. Sinner continua così il suo percorso verso la conferma del titolo a New York e della prima posizione mondiale, e adesso se la vedrà contro il canadese Felix Auger-Aliassime, vittorioso nel suo quarto contro l’australiano Alex De Minaur per 4-6 7-6 7-5 7-6. Canadese che è avanti 2-1 negli scontri diretti, ma l’ultimo (poche settimane fa, nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati) è andato all’azzurro per 6-0 6-2.
Quello andato di scena allo US Open è stato un derby mai in discussione. Il ché non significa che non ci sia stata partita. Musetti ha avuto le sue chance per rendere la contesa più intrigante. Per esempio la palla break sul 2-1 a inizio secondo set, o le sei occasioni di contro-break nel terzo set (quattro sull’1-0 e due sul 3-2 Sinner). Non c’è stata però mai la sensazione che Sinner potesse farsi scivolare via il match. Neanche un minimo segnale. Il controllo è stato totale dall’inizio alla fine. Tutte le previsioni della vigilia si sono materializzate. L’altoatesino si è rivelato troppo più forte, troppo più continuo per il carrarino. La sua palla troppo “pesante”. La differenza di attitudine sul cemento poi non ha fatto altro che acuire la distanza che separa in questo momento i due azzurri. Sinner ha dominato nel primo set imponendo un ritmo infernale, ha gestito nel secondo parziale e poi ha assestato il colpo decisivo nel terzo con il break nel primo gioco. Ha infine respinto ogni generoso tentativo di rientro del carrarino, trovando anche il modo di strappare nuovamente il servizio al connazionale prima di chiudere, sul 4-2.
Per Musetti non c’è stato davvero niente da fare. Il carrarino ha provato ad arginare la pressione asfissiante dell’altoatesino da fondo campo. Dopo essere stato travolto nel primo set è riuscito a rimanere mentalmente nel match, creandosi, come detto, anche delle possibilità. I tentativi di variare il gioco, per offrire palle scomodo a Sinner, si sono dovuti scontrare con l’intensità, la profondità e la tenuta mentale del numero uno del mondo, che hanno costretto il carrarino spesso sulla difensiva, metri dietro la linea di fondo. Lì dove poi è difficile fare male, specialmente sul cemento. Specialmente a Sinner.
Una sconfitta netta che nulla toglie al grande US Open disputato da Musetti. Non era infatti scontato raggiungere i quarti di finale di uno Slam indigesto per superficie. Non era facile soprattutto dopo il periodo difficile da cui proveniva, con i fastidi muscolari e le delusioni tra Wimbledon, Toronto e Cincinnati. Questi quattrocento punti incamerati sono ossigeno per le ambizioni di Musetti riguardo le Atp Finals. Adesso è ottavo nella Race con 3.070 punti. Sempre più vicino a quella soglia di 3.600-3.700 che nelle passate stagioni si è tradotta con una qualificazione. Uno scatto in avanti importante insomma, che si porta dietro una grande dose di fiducia. Musetti ha recuperato fisicamente, ha ritrovato fiducia in campo, è pronto per la parte conclusiva della stagione. Per agguantare Torino. E per farlo una vittoria di Sinner in semifinale contro Auger-Aliassime (decimo nella Race e davanti a Musetti in caso di finale) non guasterebbe.
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