US Open, Sinner lancia l’allarme mentre Bublik domina come Jannik: la speranza e la previsione di Sascha

  • Postato il 31 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Dopo i primi due turni agevoli Jannik Sinner ha faticato e non poco per avere la meglio su Denis Shapovalov, capace di mettere in difficoltà l’azzurro ed evidenziare i suoi problemi, un po’ come era successo a Wimbledon contro Grigor Dimitrov. Oltre alla ottima prestazione del canadese a frenare un po’ il n°1 è stato il servizio, colpo del quale ha detto di non sentirsi soddisfatto in conferenza stampa. Contrariamente all’altoatesino il suo prossimo avversario, Alexander Bublik, sta mettendo in mostra un ruolino di marcia da vero e proprio dominatore nei suoi turni di servizio in questi primi match dello US Open.

Sinner lancia l’allarme: “Non mi sento come vorrei”

Per oltre un set e mezzo Jannik Sinner ha faticato a trovare le contromisure a Denis Shapovalov, abile a metterlo alle strette, soprattutto nei suoi turni di servizio, riuscendo a limitare le risposte letali del n°1 al mondo, che in conferenza stampa ha evidenziato questo aspetto, ripetendo come anche lui possa incorrere in qualche momento di difficoltà: “Ha servito molto bene, spingendo tanto. E poi, non sono una macchina. Anche io incontro delle difficoltà”.

Oltre che in risposta Sinner ha faticato parecchio soprattutto nei suoi turni di battuta, evidenziando qualche problema al servizio che si era già palesato nelle due vittorie agevoli nei primi due turni. Un’aspetto di cui Jannik è ben consapevole: “Denis ha giocato un ottimo tennis, ha servito molto bene e ha letto piuttosto bene il mio servizio. Se mi chiedi della battuta, non mi sento come vorrei in questo momento, ma è normale: in alcuni tornei senti meglio alcune cose, peggio altre. Per ora devo accettarlo”.

Sinner fatica al servizio, Bublik domina

Se le basse percentuali al servizio non avevano rappresentato un grande problema contro Vit Kopriva e Alexei Popyrin, diversamente è andata in occasione del match contro Shapovalov, che è riuscito a strappargli la battuta in ben tre occasioni. Un dato certamente raro per Jannik nei primi turni di un torneo dello slam, dove normalmente domina senza difficoltà, e soprattutto ben lontano da quelle belle alte del suo prossimo avversario.

Se Sinner infatti non ha mai raggiunto il 60% di prime palle in campo nelle prime tre partite lo stesso non vale per Alexandre Bublik, che ha avuto il rendimento peggiore in occasione dell’ultimo match contro Tommy Paul, dove ha servito “solamente” il 63% di prime. In precedenza il kazako aveva infatti messo a referto il 74% di prime in campo contro Tristan Schoolkate e addirittura l’85% contro Marin Cilic. Percentuali che spiegano bene come Bublik sia riuscito a non subire ancora alcun break nello US Open, cosa che spesso e volentieri era riuscita proprio a Jannik nei precedenti slam.

La previsione di Bublik

Anche per queste ragioni l’ottavo di finale contro Bublik si presenta come un match complicato per Sinner, anche se il kazako, come ha ricordato lui stesso, non lo ha mai battuto negli slam. Tendenza che ovviamente proverà a invertire dopo averlo sorpreso già ad Halle, augurandosi anche di non dover scendere in campo troppo presto: “Sarà dura, molto dura. Non sono ancora riuscito a batterlo sulla distanza dei cinque set, ma proverò a recuperare al meglio dopo questa partita e vedremo cosa accadrà. Cercherò di sfruttare le mie chance, sperando di non giocare alle 11 di mattina”.

Nonostante l’incredibile rendimento al servizio Bublik è consapevole che contro un giocatore abile come Jannik in risposta la sua striscia di partite senza break subiti potrebbe interrompersi: “Non so nemmeno io come mai il mio servizio stia funzionando così bene. Quello che so è che di break ne subirò probabilmente almeno un paio contro Sinner”. Il servizio non è però l’unico colpo che ha aiutato ad arrivare agli ottavi il kazako, che sta mostrando un tennis brillante, come suo solito vario e molto incisivo, anche grazie a un colpo che a Sinner potrebbe fare molto male: “Un altro colpo che ha funzionato molto bene guardando le statistiche è il drop shot e del resto anche questo, come la battuta, è parte integrante del mio tennis”

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Virgilio.it

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