Usa ‘supervisori’ delle garanzie per Kiev, Trump: Lavrov dice stronzate

  • Postato il 27 agosto 2025
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Usa ‘supervisori’ delle garanzie per Kiev, Trump: Lavrov dice stronzate

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Roma, 27 ago. (askanews) – Gli Stati Uniti non lasceranno sola l’Ucraina e sono pronti ad essere parte delle garanzie di sicurezza richieste da Kiev per il difficile dopoguerra. Secondo il Financial Times, hanno proposto il rafforzamento del sostegno a Kiev, a condizione che i Paesi europei si impegnino a dispiegare in Ucraina decine di migliaia di soldati. La proposta, ancora reversibile secondo le fonti del Ft, segna un cambiamento rilevante rispetto alla posizione della stessa amministrazione Trump. E avviene mentre il presidente americano segnala la propria irritazione per la frenata russa nei colloqui con l’Ucraina. “Sono tutte stronzate”, ha affermato commentando le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo riguardo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

INTELLIGENCE E SUPERVISIONE
Gli Stati Uniti si sono detti pronti a fornire risorse di intelligence e la supervisione sul campo di battaglia di qualsiasi piano di sicurezza occidentale pensato per il dopoguerra in Ucraina. Secondo fonti citate dal Financial Times, Washington ha anche messo sul piatto uno scudo di difesa aerea a guida europea per il paese, in modo da scoraggiare un futuro attacco da parte della Russia dopo un eventuale accordo di pace.

L’offerta statunitense, formulata in una serie di incontri tra funzionari della sicurezza nazionale e leader militari degli Stati Uniti e dei principali paesi europei negli ultimi giorni, è subordinata all’impegno delle capitali europee a schierare decine di migliaia di truppe in Ucraina.

LA POSIZIONE DI TRUMP
Nel corso dell’incontro aperto alla stampa con il suo Gabinetto di Governo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rappresentato le proprie intenzioni in merito al conflitto ucraino, dichiarando che gli States non sono più coinvolti nel finanziamento dell’Ucraina, ma ha comunque ribadito il proprio impegno per cercare di fermare le ostilità.

“Non siamo più coinvolti nel finanziamento dell’Ucraina, ma siamo impegnati a cercare di fermare la guerra e le uccisioni in Ucraina” ha dichiarato Trump, per poi aggiungere che “stiamo vendendo missili ed equipaggiamento militare, milioni e milioni, e in definitiva miliardi di dollari, al popolo della Nato”.

Etichettando il presidente Zelensky come un “grande venditore” che “ogni volta che se ne andava dalla Casa Bianca si portava via milioni di dollari”, Trump ha rimarcato l’impegno statunitense di non spendere “più un soldo per l’Ucraina” ma di trattare solo con la Nato.

VERTICE BILATERALE
Sulle difficoltà esistenti in merito alla possibilità di un incontro bilaterale tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed il presidente russo Vladimir Putin, Donald Trump ha evidenziato come nel corso dell’ultima telefonata avuta con il presidente Putin sia emerso che la riluttanza del leader del Cremlino ad incontrare il presidente Zelensky derivi da un astio profondo che egli nutre per l’omologo ucraino.

“Ogni conversazione che ho con lui (Putin, ndr) è una bella conversazione, e poi, sfortunatamente, viene sganciata una bomba su Kiev o da qualche altra parte, e allora mi arrabbio molto, penso che riusciremo a portare a termine la guerra però è dura”, ha dichiarato alla stampa il presidente Trump.

Donald Trump, ha vieppiù dichiarato di avere in mente qualcosa di “molto serio” in termini di sanzioni economiche contro Mosca se non si raggiungerà un accordo di pace tra la Russia e l’Ucraina.

“Voglio vedere che si raggiunga quell’accordo. È molto, molto serio ciò che ho in mente se dovrò metterlo in atto, ma voglio che si arrivi a un accordo…Abbiamo sanzioni economiche. Parlo di sanzioni economiche perché non entreremo in una guerra mondiale”, ha detto il presidente alla stampa, rispondendo a una domanda riguardo a un’eventuale scadenza per la Russia dopo il vertice in Alaska.

Il presidente Trump si è inoltre scagliato contro le accuse mosse dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov nei confronti di Volodymyr Zelensky. Infatti, nel corso di un’intervista alla NBC News, il ministro Lavrov aveva dichiarato di non ritenere il presidente Zelensky la persona legittimata a firmare i documenti relativi all’accordo ucraino. La risposta di Trump non ha lasciato spazio ad interpretazioni, dicendo che quanto dichiarato da Lavrov sono “tutte stronzate”.

“Non importa cosa dicono. Tutti si atteggiano. Sono tutte stronzate”, ha affermato Trump in merito alle dichiarazioni di Lavrov.

WITKOFF INCONTRA FUNZIONARI UCRAINI A NEW YORK
Nel corso di un’intervista a Fox New, l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha dichiarato che incontrerà i funzionari ucraini a New York questa settimana.

“Questa settimana incontrerò gli ucraini” ha dichiarato Witkoff, sottolineando che l’incontro avverrà a New York. “Questo è un segnale importante. Parliamo con i russi ogni giorno”, ha aggiunto Witkoff.

“Putin vuole la pace”, ha proseguito Witkoff e il segnale di questa volontà è che il Cremlino ha messo una “proposta di pace sul tavolo che riguarda il Donetsk”. Ciononostante, l’inviato statunitense ha ribadito la difficoltà nel trovare una mediazione in questo conflitto.

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