Usa, Trump raddoppia i fondi per studiare il cancro con l’AI. Intanto taglia del 37% il budget al National Cancer Institute

  • Postato il 13 ottobre 2025
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Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che potenzia l’uso dell’IA in campo oncologico e finanzia, raddoppiando fondi e risorse, la ricerca sul cancro pediatrico. Il programma è gestito dal “National Cancer Institute” (NCI). Allo stesso tempo, però, il tycoon nella sua manovra finanziaria – che si è incastrata al Congresso provocando lo “shutdown” dell’amministrazione – ha previsto tagli verticali al budget delle istituzioni federali con funzioni sanitarie. E il NCI non fa eccezione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno 400.000 bambini e adolescenti (tra i 0 e i 19 anni) vengono aggrediti dal cancro (leucemia, tumori al cervello e linfomi). L’OMS sottolinea che continuano a permanere, purtroppo, forti disparità territoriali, che si articolano su scala globale: mentre nei paesi ad alto reddito l’80% dei pazienti guarisce, nelle nazioni “a basso e medio reddito” la percentuale sprofonda al 30%.

L’amministrazione Trump nel 2019 ha avviato il “Children Cancer Data Initiative” (CCDI), un programma decennale da 500 milioni per raccogliere, organizzare ed archiviare, su scala nazionale, i dati relativi ai tumori sviluppati in età pediatrica. Una “miniera d’oro” per gli algoritmi ad uso sanitario: l’IA, gestita da medici e operatori, può scandagliare a fondo (e a gran velocità) tonnellate di materiale clinico stoccato nell’archivio CCDI. I modelli passano al vaglio milioni di precedenti, individuando “problema” (diagnosi che inquadra la malattia) e “soluzione” (terapia da applicare per contrastarla e guarirne). Questa tecnologia, evidenzia la letteratura scientifica in materia, può coadiuvare gli oncologi anche nella prevenzione, attraverso sistemi che, combinando “familiarità”, varianti genetiche rare e fattori ambientali possono identificare i soggetti ad alto rischio, allo scopo di intercettare e stroncare la malattia prima che, progredendo, riesca a svilupparsi compiutamente, con risvolti potenzialmente letali. Naturalmente si tratta di una sintesi ideale che riepiloga gli effetti dell’IA prospettati dagli studiosi; il rischio di “allucinazioni” (errori, refusi, calcoli sbagliati) purtroppo è sempre dietro l’angolo. E in questo settore possono fare la differenza tra la vita e la morte. Come rileva la comunità scientifica è fondamentale che i medici mantengano la responsabilità delle decisioni assunte in campo diagnostico e terapeutico, che non può (e non deve) essere delegata ad una macchina. Questo significa che gli operatori del settore – che non verrebbero sostituiti dalle macchine, bensì “complementati” – dovranno continuare a studiare e ad aggiornarsi per poter valutare criticamente ogni output prodotto dall’IA. Inoltre, rilevano i giuristi, i dati che riguardano i minori sono coperti da tutele rafforzate, in funzione del diritto alla privacy. È un punto ineludibile; in fase di regolamentazione legislatori e policy-makers dovranno necessariamente farci i conti.

L’ordine esecutivo firmato il 30 settembre 2025 ha raddoppiato il finanziamento (100 milioni l’anno) del CCDI. I fondi allocati al programma verranno erogati attraverso “grant competitivi” (bandi): università e istituti di ricerca dovranno concorrere per potervi accedere, proponendo studi e progetti in materia. La Casa Bianca ha dato mandato alla “Commissione MAHA” (Make America Healthy Again), all’”Assistente del Presidente per la Scienza e la Tecnologia” e al “Consigliere Speciale per l’intelligenza artificiale e le crypto” di operare in stretto coordinamento con il NCI. “Il cancro pediatrico rimane la principale causa di morte per malattie croniche nei bambini negli Stati Uniti e la sua incidenza è aumentata di oltre il 40% dal 1975”, ha riportato in un briefing Michael Kratsios, l’Assistente del Presidente per la Scienza e la Tecnologia. L’obiettivo, si legge nel testo del decreto, è “sviluppare modi innovativi per utilizzare tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per sbloccare diagnosi, trattamenti, cure e strategie di prevenzione migliorate per il cancro pediatrico”.

Eppure è difficile non cogliere il contrasto con il piano di definanziamento dell’apparato federale delineato da Trump nella sua manovra che non risparmia neppure il comparto sanitario e, nello specifico, le istituzioni specializzate in oncologia. Il National Institute of Health (NIH), l’agenzia pubblica di ricerca biomedica degli Stati Uniti, rischia un taglio del 40%. Mentre per il National Cancer Institute – incuneato nell’arcipelago di istituzioni, centri e sottoagenzie che ruotano attorno al NIH – Trump ha paventato una riduzione del 37% del budget. È uno dei fronti più caldi della feroce battaglia politica che sta scuotendo il Congresso, dove i partiti non riescono a trovare una quadra sulla manovra. Trump addossa le responsabilità dello “shutdown” sui democratici. Sul sito ufficiale del Dipartimento della Salute, che governa il NIH, il Presidente ha fatto pubblicare una sorta di proclama: “Le attività cruciali dell’HHS continueranno durante la chiusura del governo guidata dai Democratici. Vi invitiamo a utilizzare questo sito come risorsa mentre l’amministrazione Trump lavora per riaprire il governo al popolo americano”.

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Il Fatto Quotidiano

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