“Vai pikkolo angielo”: scoppia la polemica per il tweet di Monteleone sul giornalista ucciso a Gaza. Il M5s: “Gioca sporco con il dolore altrui”

  • Postato il 13 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Vai pikkolo angielo!”: è polemica sul tweet con cui Antonino Monteleone si è espresso a proposito della morte di Anas al-Sharif, giornalista di Al Jazeera ucciso insieme ad altri cronisti in un raid di Israele a Gaza. Il 12 agosto l’ex iena ora in forza alla Rai ha commentato la vicenda su X: “Un ‘collega’ è andato in cielo ad abbracciare il suo Yahya. Centoquarantaquattro vergini in due. Vai pikkolo angielo!” suscitando le reazioni di alcuni colleghi e l’intervento degli esponenti M5s in commissione di vigilanza Rai.

Le reazioni al tweet di Monteleone

Qualche ora più tardi le parole di Monteleone non sono sfuggite a Selvaggia Lucarelli, che tra le proprie stories di Instagram ha commentato: “Posso dire che non mi ero mai sbagliata neppure su questo essere“. Nemmeno Pablo Trincia, ex de “Le iene” come Monteleone e oggi podcaster e volto Sky, è rimasto indifferente all’esternazione del collega, al punto da riprenderla sui propri social e riflettere come segue: “Dall’inizio del genocidio, il conduttore della Rai Antonino Monteleone non fa che deridere i palestinesi che fuggono dai bombardamenti, che hanno fame, che muoiono ammazzati, pubblicando qualsiasi pensiero, dato o statistica della propaganda israeliana. Stavolta ironizza sul giornalista di Al Jazeera ucciso, che chiama ‘collega’. È tutto vero, purtroppo”.

Un botta e risposta che, al momento in cui scriviamo, si conclude con un nuovo messaggio da parte di Monteleone che controreplica: “Voglio ringraziare il duo ‘Trinciarelli’. Perché nonostante mi abbiano bloccato dai loro account social, contribuiscono ad ampliare la portata di quello che scrivo. Più persone ora sanno che un amico del capo di Hamas, organico ad Hamas, travestito da giornalista, è morto”.

Il commento degli esponenti M5S in commissione vigilanza Rai

La questione ha suscitato la reazione anche degli esponenti M5s in commissione di vigilanza Rai che, come riporta Ansa, fanno sapere: “Antonino Monteleone, reduce da un tracollo televisivo in Rai costato centinaia di migliaia di euro e che ancora brucia, trova ora il modo di farsi notare sui social deridendo giornalisti uccisi in Palestina e scimmiottando il linguaggio tossico dei peggiori account sionisti. Un’uscita che non è solo di pessimo gusto, ma che calpesta la memoria di chi ha pagato con la vita il diritto di raccontare i fatti. Non c’è ironia, non c’è satira, non c’è provocazione intelligente: c’è soltanto la scelta deliberata di sminuire tragedie reali per guadagnare scampoli di visibilità che gli sono mancati quando conduceva una trasmissione su Rai 2″. La nota prosegue: “È il segno di una deriva professionale che, a quanto pare, nemmeno il peggior flop televisivo è riuscito a fermare. Monteleone gioca sporco con il dolore altrui, sperando di restare rilevante. In realtà, così, scava solo più a fondo la fossa della propria credibilità. Per fortuna ci sono giornalisti con la schiena dritta come Pablo Trincia e Selvaggia Lucarelli che hanno denunciato pubblicamente quanto scritto dal loro ‘collega’. Loro si, meriterebbero di condurre un programma in Rai”.

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Il Fatto Quotidiano

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