Vannacci (Lega): “Ci riarmiamo e poi chi mandiamo in guerra? Quelli del gay pride?”

  • Postato il 27 giugno 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Prima aveva raccontato di come la guerra si combatta sul campo, con gli uomini e non con le tecnologie. E aveva parlato di un conflitto “per procura” in Ucraina. Poi si è soffermato sul riarmo europeo lasciandosi andare a una riflessione destinata a far discutere. Protagonista è l’europarlamentare leghista Roberto Vannacci, non nuovo a uscite sulla comunità LGBTQIA+.

Invitato dalla Lega sul Gargano, lo scorso mercoledì, è intervenuto a un evento in piazza a San Marco in Lamis, nel Foggiano. Nel video del suo comizio, pubblicato dal sito L’Immediato, si è chiesto: “Spendiamo 800 miliardi di euro e poi chi va a combattere al fronte? Quali sono le persone che oggi vengono cresciute nelle nostre scuole con quali principali ideali l’onore, la difesa della patria, la lealtà, lo sprezzo del pericolo, il coraggio e che, a fronte del riarmo e della minaccia russa, dovremmo mandare a morire al fronte?”.

Quindi ha esondato con una frase che lascerebbe presupporre l’incapacità di un omosessuale di poter indossare la divisa e andare in guerra: “Recentemente in Toscana c’è stato il gay pride. Ci mandiamo questi signori a morire al fronte. Ditemelo voi. Chi è pronto a questo sacrificio? Chi viene educato ancora con questi valori?. È inutile spendere 800 miliardi se poi al fronte non ci va a combattere nessuno”.

Video gentilmente concesso da L’Immediato

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Il Fatto Quotidiano

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