Velasco annuncia: "Nel 2026 in VNL con tante giocatrici nuove". Senza Orro, Egonu, Sylla e Danesi, ecco come sarà l'Italia
- Postato il 14 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Sette mesi passano in fretta, e Julio Velasco ha già l’agenda sparsa di appunti. Perché l’estate 2026 sarà una sorta di “laboratorio” per la nazionale più vincente della storia della pallavolo italiana: poco male se il record di 36 vittorie consecutive avrà una vita relativamente breve, perché il futuro bussa alle porte e il tecnico di La Plata sa che non c’è tempo da perdere. E visto che in VNL molte delle senatrici staranno a riposo (ma torneranno per gli Europei di fine agosto), ecco che le sperimentazioni in salsa azzurra hanno già una loro ragione d’esistere.
- Antropova punto fermo, ma occhio a Adigwe, Malual e Obossa
- Nervini è la nuova "Stella" polare. Degradi torna, Pietrini chissà
- Fahr guida le centrali, Cambi ed Eze al palleggio
- Un ipotetico starting six della prossima VNL
Antropova punto fermo, ma occhio a Adigwe, Malual e Obossa
Egonu, Orro, Sylla e Danesi non faranno parte del gruppo di 30 atlete convocate per la VNL. Lo avevano fatto capire al termine della trionfale campagna di Bangkok, grazie alla quale hanno riportato l’Italia al femminile sul tetto del mondo a distanza di 23 anni dalla prima e unica volta. Velasco non ha fatto nomi, ma l’ha fatto intendere senza girarci troppo intorno: “Utilizzeremo la VNL per testare e lanciare nuove giocatrici”.
E allora tanto vale lanciare il casting, che poi vede in lizza elementi che in un modo o nell’altro del gruppo azzurro hanno già fatto parte nelle varie week dell’ultima vittoriosa VNL. Anche perché da qualche certezza si ripartirò eccome: Ekaterina Antropova ad esempio avrà un ruolo ancora più centrale, perché mancando Paola Egonu sarà lei la titolare di posto 2, ma alle spalle occhio alla crescita della 26enne Josephine Obossa, che è partita a mille in Serie A1 Tigotà con la nuova maglia di Busto Arsizio (56 punti segnati nelle prime due giornate). Senza dimenticare due ragazze che hanno già studiato dalle migliori: Merit Adigwe e Adhu Malual hanno dalla loro l’età decisamente bassa e la voglia di progredire ancora nei mesi a venire. Insomma, anche in assenza di Paola, il reparto è piuttosto coperto.
Nervini è la nuova “Stella” polare. Degradi torna, Pietrini chissà
E che dire della banda? Il reparto schiacciatrici è densamente popolato da una schiera di potenziali convocate. Stella Nervini ormai è una stella di nome e di fatto (chiedere lumi alla Numia, sconfitta domenica scorsa a Chieri), Beatrice Gardini a Perugia ha ritrovati quella continuità che altrove era venuta meno. E se Rebecca Piva aveva già avuto una chance questa estate, Alice Nardo e Loveth Omoruyi attendono solo un segnale dal CT per tornare a vestire la maglia azzurra.
Senza dimenticare Alice Degradi, che potrebbe rientrare in VNL dopo che un infortunio l’ha privata del biglietto per la Thailandia (e l’anno prima per i giochi di Parigi). Piccola nota a margine: Elena Pietrini quest’anno la nazionale l’ha rifiutata, ufficialmente per recuperare meglio dai problemi alla spalla dell’ultimo anno e mezzo, ma non è detto che per lei la porta si chiusa a doppia mandata.
Fahr guida le centrali, Cambi ed Eze al palleggio
Un’altra che in nazionale ci starebbe da Dio, ma dopo il no della scorsa estate è in forte dubbio è certamente Marina Lubian. Che a Conegliano condivide spesso il ruolo con Sarah Fahr, che salvo sorprese la VNL la giocherà senza batter ciglia. Accanto a lei, però, difficile che possa esserci Lubian: Anna Gray, Benedetta Sartori e soprattutto l’emergente Katja Eckl sembrano al momento le maggiori indiziate a comporre il quartetto in dotazione. Sempre che Velasco non decida di proseguire con Yasmina Akrari, a sorpresa portata come quarta centrale al mondiale, e sempre che Linda Nwakalor e Federica Squarcini non mandino segnali in direzione opposta a quella desiderata.
Al palleggio, dando per scontato lo stop di Orro, Carlotta Cambi potrebbe regalarsi un’estate da assoluta protagonista: l’artefice del doppio cambio con Antropova offre garanzie diffuse, ma occhio alla giovane Chidera Eze, già testa con profitto nell’ultima VNL. Francesca Bosio a Milano avrà la possibilità di crescere in un ambiente assai competitivo, ma sin qui non è mai davvero entrata nelle grazie di Velasco.
Resta infine la casella del libero, lasciata vuota dall’addio di Moki Di Gennaro: Anna Bardaro potrebbe occupare una delle due slot assieme a una tra Eleonora Fersino (sulla carta la nuova titolare), Sara Panetoni e Ilaria Spirito.
Un ipotetico starting six della prossima VNL
Insomma, che volto avrà l’Italia che si presenterà al via della prossima VNL? Presto, troppo presto per dirlo oggi, ma un’idea potrebbe anche essere buttata là. Con Cambi al palleggio e Antropova in posto 2, Nervini e Degradi in banda, Fahr ed Eckl centrali e Fersino libero. E le varie Orro, Egonu, Sylla e Danesi tutte attente a osservare, aspettando il momento per tornare a dettare legge.