Venezia affonda sotto il peso dei segreti, nell’ultimo romanzo di Paolo Forcellini: “Acqua alla gola”: il commissario Manente fra la Laguna e Roma

  • Postato il 12 ottobre 2025
  • Libri
  • Di Blitz
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“Acqua alla gola” è il titolo dell’ultimo libro giallo di Paolo Forcellini. Venezia, la sua città cui è legato come tutti i veneziani (e i genovesi a Genova) della diaspora, fa da scenario come nei precedenti romanzi.

Amazon lo presenta così.

Venezia affonda sotto il peso dei segreti. Un’esplosione squarcia il silenzio della laguna, un messaggio minaccioso scuote le fondamenta del potere. Marco Manente, vicequestore allergico alle regole e ai compromessi, si ritrova con l’acqua alla gola. Un ricatto, un’organizzazione invisibile, un nemico che gioca con il terrore: l’Esercito della Vendetta ha lanciato la sua sfida e nessuno sa dove colpirà la prossima volta. Le istituzioni vacillano, la città è in allerta.

Mentre i giochi di potere si intrecciano tra politica e criminalità, Manente deve muoversi in una scacchiera dove ogni mossa può essere fatale.

Paolo Forcellini ci conduce dentro un’indagine che affonda nelle profondità di una Venezia fragile e bellissima, un romanzo che pulsa al ritmo incalzante di chi sa che il tempo sta per scadere. Perché a volte, per restare a galla, bisogna essere disposti a sprofondare.

Una notte d’amore a Venezia

Venezia affonda sotto il peso dei segreti, nell’ultimo romanzo di Paolo Forcellini: “Acqua alla gola”: il commissario Manente fra la Laguna e Roma
Venezia affonda sotto il peso dei segreti, nell’ultimo romanzo di Paolo Forcellini: “Acqua alla gola”: il commissario Manente fra la Laguna e Roma – Blitzquotidiano.it (nella foto Paolo Forcellini)

Altrove si legge.

In giugno, all’alba, la marcia funebre del Sigfrido di Wagner mette brutalmente termine alla notte d’amore del commissario Manente: un baule è emerso dal fondo di un canale portando a galla un corpo di donna avvolto in capi griffati e lingerie di lusso. Tra prostituzione, droga e criminalità organizzata, niente è come sembra nel dedalo delle calli veneziane, e il poliziotto, per trovare l’uscita dall’intrico, vola a Roma in cerca dell’aiuto del maggiore dei carabinieri Vera Bonadonna, capace di rimescolare il sangue oltre che le sorti del caso. Tra un cicheto al bacalà e un prosechin, questa volta al principe degli investigatori serve ben più di un aperitivo per elaborare brillanti intuizioni e venire fuori dal labirinto in cui si è cacciato, sia nel lavoro che nella vita

Sara Zanferrari ha recensito così

Un’organizzazionecriminale sconosciuta, che si autodefinisce l’Esercito della Vendetta, minaccia di colpire in modo estremamente letale, a meno di non ricevere un esoso riscatto. I militi di questo presunto esercito misterioso fanno brillare un ordigno della seconda guerra mondiale su un’isoletta sperduta, l’isola di Sant’Ariano, ricovero d’ossa nei secoli, in quanto cimitero.

Allo scoppio improvviso, quanto imponente, seguirà il bigliettino con la richiesta di riscatto. “Roba da goliardi”, prova a liquidare il tutto il Prefetto, se non che si scopre di giorno in giorno, con l’avanzare delle indagini, che la faccenda è tutt’altro che da prendere sottogamba.

Naturalmente a indagare sarà Manente: un’indagine davvero complicata, che lo porterà anche a prendere delle solenni cantonate, finché scoprirà che gli estorsori “goliardi” hanno effettivamente a disposizione un’arma micidiale, mai utilizzata prima, con la quale possono attuare i disastri annunciati.

Il commissario si troverà a ricostruire, pezzo per pezzo, un piano disegnato in modo geniale e diabolico, mentre il tempo che scandisce il termine ultimo per consegnare il riscatto corre inesorabile.

Anche stavolta, l’occasione sarà ghiotta per Forcellini, giornalista, saggista e scrittore, per raccontarci mirabilmente capitoli di storia della Serenissima e del secolo scorso, descrizioni della laguna e le sue isole, la città e i suoi palazzi, l’Arsenale e la capacità di ingegneria navale dei veneziani, la Biennale, il tutto condito dalla strepitosa ironia dell’autore, sicuramente la sua cifra più personale, assieme al dialetto veneziano sapientemente disseminato fra le pagine.

Paolo Forcellini, “Acqua alla gola”, Castelvecchi editore,  184 pagine, €17,58

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Blitz

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