Verso Sampdoria-Cesena, Donati: “Unico obiettivo fare punti, abbiamo lavorato sull’attenzione in difesa”
- Postato il 12 settembre 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Bogliasco. Due settimane di lavoro per Massimo Donati e il suo staff e l’obiettivo per la Sampdoria è solo uno: fare punti. Nella conferenza in vista della partita di domani col Cesena il mister spiega che la squadra ha lavorato bene: “Chi è arrivato dopo si è inserito meglio nel gruppo, anche se non ancora in modo definitivo anche per la barriera linguistica. Non ci sono problemi, però, sono state due settimane belle di lavoro”.
I gol subiti, tranne il secondo col Modena, secondo Donati sono stati un problema di attenzione. “Eravamo 8-9 dentro l’area di rigore e loro in tre e abbiamo preso il gol così. Abbiamo allenato anche quello. Speriamo sia servito, ma abbiamo allenato anche quello perché è un fatto di attenzione. I gol subiti non arrivano dalla tattica, o da qualche giocata incredibile che ci hanno fatto. Se io mi faccio passare davanti l’avversario e io sono messo bene ma lui mi passa davanti, è attenzione. È mancanza di cattiveria nel difendere. Essere più bravo l’avversario in quel momento. Abbiamo lavorato su questo”.
– Come sta la squadra a livello mentale?
“La delusione dopo Bolzano è durata poco, non si può star lì a piangersi addosso. Siamo in ritardo di quattro punti. Le negatività non vanno subite, bisogna crederci e continuare a lavorare. La squadra si allena bene e con entusiasmo, poi i risultati sono figli di tante cose e quelle cose lì dobbiamo portarle dalla nostra parte. I numeri, so che a qualcuno può storcere il naso, parlano di una squadra messa bene. Chiaro non lo sono nei risultati. Dobbiamo portarli a nostro favore”.
– È emergenza difesa. Ieri di è fermato Ferrari, come sta?
” Ha avuto un piccolissimo problema, tra oggi e domani valuteremo. Potrebbe essere convocato. Anche Coubis è fermo”.
– Sul fonte offensivo quali soluzioni intende apportare? Coda ha appena festeggiato il record di gol, Barak come può inserirsi?
“A Coda abbiamo fatto anche noi i complimenti, gli ho detto che non è la fine, ma qualcosa che può spingerlo ad andare sempre di più e lui vuole fare sempre di più, vive di questo. Barak è arrivato bene a livello mentale, lui può fare più ruoli, mezzala o trequarti, sa giocare il pallone. Mi ha colpito per la mentalotà di fare le cose per bene”.
– Ha parlato di un ritardo di 4 punti. Significa che guarda in alto?
” La realtà dice che non abbiamo fatto punti, secondo me non meritavamo di essere a zero. Possiamo fare bene, ma alla fine l’allenatore e la squadra sono giudicati dai risultati. È normale che sia così. Per questo bisogna far punti”.
– Nelle precedenti conferenze ha parlato di fuoco, invece la squadra è sparita nel secondo tempo col Modena e col Sudtirol non è scesa in campo. Come mai?
“Col Modena non siamo spariti, la squadra era viva. Quando ha subito gol non ha avuto una reazione forte e si è demoralizzata. A Bolzano abbiamo subito gol subito e poi subito ancora dopo nostre occasioni, ma non puoi deprimerti. Dobbiamo capire come reagire”.
– Che giudizio dà del mercato? L’impressione è che ci siano troppi centrocampisti e poche alternative in difesa e in attacco…
“Io l’altra volta ho detto che siamo a posto. Forse abbiamo qualche centrocampista di troppo a cui mi dispiace non poter dare spazio. La punta la società voleva prenderla, ma non c’è riuscita. Bisogna tirare fuori il meglio da tutti. Da Cuni ci aspettiamo che la butti dentro, si sta muovendo bene. Dobbiamo attaccare meglio e difendere meglio”.
– Quanta autonomia hanno gli ultimi arrivati e Pedrola?
“Hanno tutti la possibilità di iniziare e aumentare il minutaggio, ma non di fare i novanta minuti”.
– Come mettere in difficoltà il Cesena?
“Serve fare punti, cercheremo di fare bene. Siamo in un momento in cui dobbiamo fare risultato a prescindere dal come. Il Sudtirol ci ha fatto gol senza sviluppo con palle alte dentro l’area. Poi sul come attaccarli abbiamo lavorato nelle due settimane, e cercheremo di mettere in pratica e fare bene le cose provate. Dobbiamo cercare la maniera di avere quella cattiveria per fare male quando attacchiamo, a prescindere dal come lo facciamo. Come dobbiamo essere cattivi e bravi nel difendere, a prescindere dal come, poi lo faremo”.
– Pedrola si sta togliendo la paura di fare male? Sta crescendo?
“Cresce in fisico e mentalità. Quando un giocatore sta bene di testa può fare cose che magari neanche lui pensa di poter fare, è in una condizione psicofisica importante. Poi, che sia per mezz’ora come ha fatto a Bolzano o all’inizio quello si vedrà. Però lui sta bene e vuole fare le cose bene”.
– Pafundi e Cherubin sono stati in Nazionale, quindi non li ha avuti sott’occhio, però l’impegno in Nazionale può aver comunque accresciuto anche le loro possibilità di giocare sui 90 minuti?
Loro hanno giocato in Nazionale, però hanno giocato poco e quindi sono tornati entusiasti, perché alla fine hanno fatto due vittorie, sono arrivati in carichi con la voglia di fare bene e anche per loro, vale lo stesso discorso: si parla se è meglio dall’inizio, se è meglio dopo, come per tutti gli altri.”
– Sul portiere sta pensando a una scelta diversa?
“No, i portieri non sono un problema. Ho massima fiducia nei portieri che abbiamo, tutti e tre, anzi tutti e quattro, quindi c’è massima fiducia in tutti loro. Poi le scelte le faccio sempre io. Non è detto che serva una gerarchia”.