Verso Sassuolo – Genoa, l’ottimismo di Murgita e Criscito: “I ragazzi hanno reagito, visto cose buone in allenamento”
- Postato il 2 novembre 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Genova. Roberto Murgita e Mimmo Criscito lasciano da parte le emozioni personali di sedere sulla panchina del Genoa in vista della partita importantissima a Reggio Emilia contro il Sassuolo in programma domani, lunedì, alle 18:30.
Nella conferenza pre-gara preferiscono concentrarsi sull’avversario e l’importanza di voltare pagina dopo la bruttissima sconfitta casalinga contro la Cremonese che è costata l’addio a Patrick Vieira e al ds Marco Ottolini: “La squadra era triste, è normale che sia così – dice Murgita – abbiamo cercato di cancellare immediatamente questa partita e instaurare un contatto diretto sulla partita successiva. Cancellare quella precedente è prioritario e pensare a quella davanti, che per noi è quella da affrontare nel modo migliore, da Genoa. I ragazzi hanno già invertito, abbiamo visto buone cose in allenamento. Hanno avuto una reazione”.
Criscito aggiunge: “I ragazzi erano motivati e pronti a cambiare rotta, hanno dato tutta la loro disponibilità, andare a Sassuolo a fare una bella prestazione e punti sarebbe bello. Non c’è tempo per le emozioni, è chiaro che sono contento, sono arrivato qui da ragazzino, ho fatto qui 10 anni di carriera, tre anni da allenatore delle giovanili, ora l’importante è quello che sarà domani”.
Di quello che hanno detto alla squadra accennano: “Abbiamo avuto pochissimo tempo – spiega Murgita – di sicuro cercheremo di dare le nostre idee su quanto fare in campo per la fase offensiva, la preparazione di questa gara è di due giorni, di fatto. Sotto il profilo mentale, il più importante, abbiamo spiegato che in ogni sport si deve sempre reagire, è lì che si vede l’atleta. Il Genoa ha sempre avuto giocatori caratterialmente forti e noi puntiamo su quello”.
“Abbiamo chiesto di liberare la testa – sottolinea Criscito – perché i giocatori devono riportare i tifosi dalla loro parte. Il Genoa è uscito sconfitto a volte, ma tra gli applausi perché ha fatto prestazioni da Genoa. Piuttosto facciano una partita brutta ma efficace. Bisogna fare una partita da Genoa”.
Avendo avuto entrambi esperienze da giocatori di cambi di guida tecnica in corsa, che cosa avrebbero voluto sentirsi dire da un nuovo tecnico Murgita e Criscito? “Di riportare la testa a un momento di sicurezza – risponde Murgita – è la cosa più importante. Quando c’è un cambio spesso c’è confusione, invece dobbiamo essere tranquilli, avere il focus sulle cose da mettere in campo e questo ci permette di reagire e far vedere cosa portiamo dentro. La squadra se che i tifosi vogliono vedere questo e ne ha consapevolezza. In queste settimane ha forse subito troppo la pressione, ci sono stati episodi storti, sfortuna, però io sono convinto che abbiamo tutte le possibilità per reagire”.
“Nel momento in cui sono stato calciatore e arriva un allenatore nuovo – ricorda Criscito – avrei voluto sentirmi dire vai in campo gioca con coraggio, ma reagisci all’errore. Anche i grandi campioni sbagliano e se questi giocatori sono al Genoa vuol dire che sono da Genoa. Devono divertirsi soprattutto. Andare in campo liberi senza pensare al passato”.
Sul fatto che la squadra l’anno scorso forse avesse punti di riferimento di esperienza e personalità come Bani e Badelj e oggi l’abbia persi, Murgita risponde: “I leader ci sono, il problema è che alcuni in questo momento erano infortunati, come Stanciu che ha recuperato ora. Se c’è stato qualche problema non era dettato dall’assenza di leader, loro devono dimostrarsi tali e lo faranno”.
Criscito puntualizza: “Il Genoa ne ha tanti di leader, penso a Thorsby, Vasquez, Frendrup, Malinovskyi, Stanciu, che hanno esperienza internazionale, e poi ci sono quelli che sono qui da tanti anni come Sabelli ed Ekuban che sanno cosa si chiede. Io sono stato capitano e so cosa si prova e questi ragazzi si stanno comportando da leader, per noi è molto importante”.
Sul prossimo avversario i due non si sbilanciano su che tipo di modulo vorranno usare (un po’ di pretattica, un po’ perché devono ancora prendere decisioni definitive) ma conoscono bene le insidie dell’avversario: “Il Sassuolo è stato nostro pensiero da subito, tanto che siamo venuti in conferenza con fogli – Murgita li mostra ndr – abbiamo solo questo in testa, giocano da due anni con stesso allenatore, hanno una struttura di gioco già consolidata, sono una squadra fisica sopra l’1,88 di altezza, hanno velocità sugli esterni. È sicuramente una squadra difficile da affrontare, si è adattata subito alla categoria. Noi contiamo sulle nostre risorse”.
Risorse che, ribadiscono i due, sono il sudare la maglia, spendere tutte le energie, come diceva Sidio Corradi, ricorda Criscito, “la maglia va onorata”.
Sulle problematiche principali, ossia non far gol e subirli soprattutto nei calci piazzati, hanno la loro idea: “Sicuramente fare un errore e non resettare ti fa fare un altro errore, c’è da tener conto anche che eventi che abbiamo avuto hanno tutti dell’incredibile, ci sono stati episodi difficili da commentare, sicuramente faremo qualcosa per avere più occasioni da rete”, sostiene Murgita.
Per Criscito “Quando si prende gol si perdono delle certezze, ogni volta che la palla esce fuori si ha l’ansia e bisogna toglierla”. Per questo in allenamento la squadra si è concentrata molto sulla pratica. “Non è un problema e non deve diventarlo. I ragazzi sanno che devono entrare in campo già decisi e cattivi”.
Cosa hanno detto ai giovani della squadra i due mister? “I giovani li catechizzeremo uno alla volta – dice Murgita – sono importantissimi e prioritari nell’organizzazione nostra societaria, li tuteliamo anche dal punto di vista psicologico. Hanno bisogno di poche informazioni, ma giuste e sicure, è una generazione di altro livello. Dovremo fare anche cose a livello individuale”.
Criscito spiega di aver parlato con Ekhator e Venturino: “Arrivano dal nostro settore giovanile, questo dimostra il grande lavoro della società e per noi sono una risorsa importante. Hanno entusiasmo e voglia di migliorare, per la prima volta si trovano in situazioni difficili, ma di testa sono più liberi”.
Murgita coglie anche l’occasione per ringraziare la società “per aver investito su di noi in questa partita, per noi significa tanto” e mister Vieira “per avermi avuto con lui e per avermi dato tanto”.