Vertice a Mar a Lago, Trump: "Molto vicini a una soluzione, ma resta nodo Donbass". Zelens...

  • Postato il 28 dicembre 2025
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  • Di Agi.it
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Vertice a Mar a Lago, Trump: "Molto vicini a una soluzione, ma resta nodo Donbass". Zelens...

AGI - Si è concluso il vertice tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. L'incontro, ospitato dal tycoon nella sua lussuosa residenza di Mar-a-Lago, è stato il primo di persona tra i due da ottobre, quando il presidente degli Stati Uniti si rifiutò di accogliere la richiesta di Zelensky di missili Tomahawk a lungo raggio.

Trump, molto vicini a una soluzione ma ancora questioni irrisolte

Il presidente degli Stati Uniti, nella conferenza stampa insieme a Zelensky, ha dichiarato che entrambe le parti sono molto vicini a una soluzione. Donald Trump ha ammesso che "ci sono ancora una o due questioni spinose" irrisolte per mettere fine al conflitto tra Russia e Ucraina, in primis il Donbass, e nelle prossime settimane "sapremo se la guerra in Ucraina potrà finire". 

Trump ha spiegato di "capire il punto di vista" del presidente russo Vladimir Putin sulla tregua chiesta dal leader ucraino Volodymyr Zelensky. Putin - ha aggiunto - è contrario perché ritiene che fermare la guerra ora servirebbe solo a dare un vantaggio all'Ucraina".

Trump, se serve posso andare a Kiev

Vorremmo concludere l'accordo e non necessariamente dover andare (a Kiev, ndr)" ha detto Trump durante la conferenza stampa congiunta, ma se parlare al parlamento ucraino "servisse a salvare 25.000 vite al mese, sarei certamente disposto a farlo", ha aggiunto.

Aggiornati i leader Ue

Al termine della bilaterale in Florida, Donald Trump e Volodymyr Zelensky hanno avuto una videoconferenza con la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, il premier britannico Keir Starmer; il cancelliere tedesco Frederik Merz; il presidente francese, Emmanuel Macron; il segretario generale della Nato, Marc Rutte; e i leader di Finlandia e Norvegia. Il presidente degli Stati Uniti ha lodato di nuovo i leader europei, ricordando che hanno "speso molti soldi per aiutare l'Ucraina" e saranno fondamentali per la ricostruzione del Paese. "Lo stanno facendo per loro stessi" ha aggiunto "perchè l'Ucraina è un Paese molto importante per loro, per noi sono importanti le loro vite". "Sapete" ha aggiunto "noi siamo a migliaia e migliaia di miglia lontani e siamo protetti da una cosa chiamata oceano Atlantico, mentre loro no, loro sono li', ma stiamo lavorando insieme come è giusto che sia. Ma io voglio salvare vite". 

Zelensky, potrei usare referendum ma anche no. A gennaio incontro con leader Ue

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di "grandi risultati" ottenuti dai negoziati a Mar-a-Lago ha dichiarato di "poter ricorrere al referendum ma anche no", per approvare il piano di pace presentato da Turmp. "Ho detto" ha spiegato "che possiamo fare il referendum, o possiamo non farlo. È uno degli strumenti chiave che possiamo usare, intendo questa possibilità del Parlamento di votare secondo la legge oppure di ricorrere a un referendum". "Non importa" ha aggiunto "se io sia coinvolto in questo referendum. La nostra società deve scegliere perché la terra appartiene a loro, non a solo una persona ma a molte generazioni". Su questa soluzione, anticipata dallo stesso Zelensky ai media americani, Washington appare non compatta, anche perché la condizione per indire i referendum, posta da Zelensky, sarebbe quella di far accettare alla Russia almeno sessanta giorni di tregua. 

Il leader ucraino ha inoltre annunciato che a gennaio terrà un incontro con i leader dell'Ue.

Dettagli del piano di pace e il ruolo di Trump

Il piano in 20 punti, emerso da settimane di intensi negoziati tra Stati Uniti e Ucraina, non ha l'approvazione di Mosca, e l'incontro faccia a faccia in Florida arriva dopo un massiccio attacco russo con missili e droni su Kiev. I colloqui hanno riguardato un piano che porrebbe fine alla guerra lungo le attuali linee del fronte e potrebbe richiedere all'Ucraina di ritirare le truppe da est, consentendo la creazione di zone cuscinetto smilitarizzate. In quanto tale, contiene il riconoscimento più esplicito da parte di Kiev di possibili concessioni territoriali, ma non prevede il ritiro dell'Ucraina dal 20% della regione orientale di Donetsk che ancora controlla, la principale richiesta territoriale della Russia. Trump ha fatto della fine delle guerre in Ucraina e a Gaza il fulcro del suo autoproclamato secondo mandato da "presidente di pace". Ma la guerra in Ucraina si è rivelata, per sua stessa ammissione, molto più dura del previsto, e il presidente ha ripetutamente espresso la sua frustrazione nei confronti di entrambe le parti per non essere riuscite a garantire una tregua

Telefonata Putin-Trump prima dell'incontro con Zelensky

Prima del vertice, il presidente americano ha avuto una telefonata con Vladimir Putin, "buona e molto produttiva".
Lo ha scritto lo stesso presidente americano su Truth senza fornire ulteriori dettagli. Quella tra i due è stata la nona telefonata tra il presidente russo e quello statunitense dall'inizio dell'anno, riporta Ria Novosti. I due leader si sono già sentiti il 12 febbraio, il 18 marzo, il 19 maggio, il 4 giugno, il 14 giugno, il 3 luglio, il 19 agosto e il 16 ottobre. All'inizio di dicembre, Putin ha ricevuto al Cremlino l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff e il genero di Donald Trump, Jared Kushner per discutere l'essenza dell'iniziativa di pace, ma non sono riuscite a trovare un compromesso. 

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Autore
Agi.it

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