Vertice di Ferragosto, Zelensky: “Una vittoria per Putin”. La sede in Alaska e le parole di Trump: cosa si sa finora
- Postato il 12 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Si preannuncia come l’incontro più importante dell’anno. Ma a 72 ore dal vertice di Ferragosto in Alaska, sono pochi i dettagli trapelati sul faccia a faccia fra Donald Trump e Vladimir Putin. La Casa Bianca ha svelato che la sede dell’incontro sarà proprio la capitale Anchorage. Ma per il momento si sa poco altro. Ignoto l’orario del summit, vaga per ora anche l’agenda del faccia a faccia fra i due leader. Secondo Volodymyr Zelensky, l’incontro di Ferragosto è “una vittoria personale” per Putin. “Innanzitutto, avrà un incontro sul territorio americano, il che è per lui una vittoria personale”, ha detto il presidente ucraino ai media, aggiungendo che l’incontro farà uscire il presidente russo “dall’isolamento” e ritarderà le eventuali sanzione americano contro Mosca. Oltre alla questione ucraina, comunque, tra Putin e Trump dovrebbe svolgersi un confronto a 360 gradi, quindi non solo sulla guerra tra Mosca e Kiev. Mosca e Washington, infatti, intendono sfruttare l’occasione per un ‘reset’ dei rapporti. Si parlerà dunque di sanzioni, del nodo del petrolio russo, del nucleare e del possibile riavvio dei rapporti commerciali congelati da anni.
La scelte della sede
L’autorità per l’aviazione civile americana ha annunciato la chiusura di molti chilometri di spazio aereo attorno alla città di Anchorage, il cui aeroporto e quello della vicina base militare di Elmendorf-Richardson sono gli unici ad avere le caratteristiche per accogliere l’arrivo dei due presidenti e delle loro delegazioni. Hanno infatti piste di atterraggio in grado di ospitare l’Air Force One e l’aereo presidenziale russo, e si trovano vicino a infrastrutture commerciali e civili che possono ospitare un numero elevato di diplomatici e personale di sicurezza.
La video-call dei leader Ue
Mentre in Alaska andrà in scena lo show tra Trump e Putin, si terrà in contemporanea una video-call tra leader europei, per monitorare tutti gli sviluppi del summit in Alaska. Donald Trump si è impegnato a chiamarli subito dopo il confronto con il leader del Cremlino per aggiornarli sull’esito.
La pace
L’obiettivo che Trump si prefigge è un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev. Di fronte a quelle che saranno le richieste e le condizioni poste da Putin l’incognita resta quella della capacità del presidente americano di favorire un accordo che non rappresenti una disfatta per l’Ucraina. Si parlerà di ‘scambio di territori’, ha detto più volte il presidente americano. Ma Kiev e gli europei non si fidano e temono che lo scambio significhi solo cessioni a Mosca. “Non ci ritireremo dal Donbass… se ci ritiriamo oggi dal Donbass – le nostre fortificazioni, il nostro territorio, le alture che controlliamo – apriremo chiaramente una testa di ponte per i russi per preparare un’offensiva”, ha detto il presidente ucraino Zelensky.
Il nodo delle sanzioni
Trump ha sventolato in più occasione la possibilità di imporre nuove sanzioni contro Mosca ma finora non ha agito. Alla scadenza dei dieci giorni concessi a Putin per un cessate il fuoco non ha fatto scattare alcuna punizione, annunciando (in quella che è considerata un’ennesima giravolta) proprio il faccia a faccia con Putin. In Congresso la spinta bipartisan per sanzioni più dure contro Mosca si è arenata proprio dopo che Trump aveva lasciato intendere che avrebbe agito da solo. Sullo sfondo anche la speranza di Putin di vedere allentate le misure restrittive già in vigore contro la Russia.
I dazi sul petrolio russo
A proposito di ‘sanzioni secondarie‘, la scure di Trump su è già abbattuta sull’India, che si è vista imporre dazi al 50%, punita per gli acquisti di greggio dalla Russia. Il presidente Usa non ha escluso una simile iniziativa nei confronti della Cina anche se, come ammesso dal vicepresidente JD Vance, il caso di Pechino è più complesso.
Gli arsenali nucleari
Il summit potrebbe essere l’occasione per riallacciare il dialogo fra Stati Uniti e Russia sulla non proliferazione delle armi atomiche. Al momento è in vigore solo un accordo fra i due Paesi, il New Start, che secondo gli esperti è ormai alle strette e, in ogni caso, destinato a scadere in febbraio. L’ipotesi è quella di un nuovo trattato.
Il reset
Con il vertice Putin punta a un reset dei rapporti con Washington. Aalcuni funzionari del Cremlino che hanno evocato di recente potenziali intese con gli Stati Uniti sulle infrastrutture e l’energia nell’Artico. Trump non ha escluso un ritorno alla normalità degli scambi commerciali con la Russia: “Ha un territorio di grande valore se Putin si dedicasse agli affari invece che alla guerra”, ha detto.
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