Via Francigena, il viaggio dell’anima verso il riconoscimento Unesco
- Postato il 21 maggio 2025
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- Di SiViaggia.it
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Il cammino della Via Francigena verso il riconoscimento come Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco ha compiuto un importante passo avanti il 17 maggio 2025. In occasione del 4° Festival delle Regioni a Venezia, infatti, è stato firmato un protocollo d’intesa fondamentale tra il Ministero della Cultura italiano e le sette regioni attraversate dal celebre itinerario: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Questo accordo sancisce un impegno vero e concreto a sostenere la candidatura ufficiale del tratto italiano della Via Francigena, da nord a sud.
Il documento nasce dalla volontà condivisa di valorizzare un cammino che incarna la memoria storica europea e promuove un turismo lento, inclusivo e sostenibile, capace di generare benefici culturali, economici e ambientali per le comunità locali coinvolte lungo tutto il percorso, rafforzando al tempo stesso l’identità dei territori e la loro capacità di attrarre visitatori consapevoli e rispettosi del patrimonio.
Una candidatura simbolo di dialogo tra culture e territori
Alla cerimonia della firma del protocollo, avvenuta sotto la guida della Regione Toscana in qualità di capofila, erano presenti il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Francesco Ferrari. Durante l’intervento ufficiale, il ministro Giuli ha sottolineato come la candidatura della Via Francigena non sia solo un riconoscimento storico, ma un vero e proprio simbolo di dialogo tra popoli, religioni e culture europee, capace di ispirare nuove forme di cooperazione culturale.
Via Francigena: un modello di turismo lento e sostenibile
La Via Francigena è molto più di un itinerario storico: oggi rappresenta un modello di turismo sostenibile e lento, capace di valorizzare i borghi medievali, le aree interne e le tradizioni locali. Ogni anno, migliaia di camminatori, italiani e stranieri, percorrono le sue tappe per riscoprire un’Italia autentica, ricca di bellezze naturali, culturali ed enogastronomiche.

L’ingresso nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco darebbe un ulteriore impulso alla valorizzazione del territorio, favorendo investimenti in accoglienza, promozione e infrastrutture lungo tutto il tracciato della Via Francigena.
Il percorso tecnico della candidatura
Il processo di candidatura della Via Francigena italiana prevede la redazione di un dossier tecnico-scientifico, che documenta l’unicità e il valore universale del percorso, con approfondimenti paesaggistici originali. Per questa iniziativa, il Ministero della Cultura ha stanziato nel 2022 1,1 milioni di euro, destinati alla Regione Toscana per la costruzione del dossier. I fondi sono stati ufficialmente assegnati tramite decreto ministeriale nel 2024.
Le prossime tappe verso il riconoscimento Unesco
Il percorso verso il riconoscimento ufficiale prevede alcuni passaggi cruciali:
- entro il 15 giugno 2025, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco valuterà attentamente il dossier presentato dalle regioni
- in caso di risposta positiva, l’Italia presenterà formalmente la candidatura al Centro del Patrimonio Mondiale Unesco entro il 15 settembre 2025 per una prima valutazione.
L’inserimento della Via Francigena nella Lista del Patrimonio Unesco sarebbe un risultato di portata internazionale, capace di rafforzare l’identità culturale dell’Italia e di promuovere un turismo consapevole e rispettoso dell’ambiente. Il cammino verso questo obiettivo è ancora in corso, ma i passi compiuti finora dimostrano una forte coesione tra istituzioni e territori nel valorizzare un patrimonio condiviso da tutta Europa.