Viaggi a settembre: sono più di 8 milioni gli italiani che preferiscono la bassa stagione. I motivi non sono solo economici
- Postato il 31 agosto 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Oltre 8 milioni di italiani partiranno per le vacanze a settembre: un trend in crescita anno dopo anno, ecco perché.
Con l’arrivo di settembre, cresce in modo significativo il numero degli italiani che scelgono di partire per le vacanze nella bassa stagione.
Secondo l’ultimo rapporto di Coldiretti-Ixè, saranno circa 8,5 milioni i connazionali in viaggio nel mese di settembre, una tendenza che va ben oltre la semplice motivazione economica.
Bassa stagione: un fenomeno in crescita
I dati raccolti da Coldiretti-Ixè confermano che settembre rappresenta un periodo sempre più apprezzato per le vacanze in Italia. Questa preferenza è alimentata principalmente dal desiderio di evitare l’affollamento tipico dell’alta stagione e di usufruire di prezzi più contenuti per servizi come stabilimenti balneari, strutture ricettive e trasporti. L’ultimo weekend di agosto è stato infatti caratterizzato da un intenso traffico di rientro, con autostrade e strade italiane congestionate dal controesodo. In questo contesto, sempre più italiani preferiscono posticipare le ferie a settembre, approfittando di un clima ancora favorevole e di condizioni più tranquille per godersi il relax.
Il vantaggio economico rimane un fattore cruciale nella scelta della bassa stagione: con la fine di agosto, i listini dei viaggi e delle vacanze subiscono un calo medio che può arrivare fino al 30%. Questo ribasso riguarda non solo il pernottamento e i trasporti, ma anche le attività di svago e i servizi offerti nelle località turistiche. Il tema del “caro spiagge” ha acceso un vivace dibattito pubblico e politico durante l’estate, con le opposizioni che denunciano l’aumento eccessivo dei prezzi negli stabilimenti balneari e la conseguente riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, legata a salari stagnanti.
La maggioranza parlamentare ha risposto sottolineando come la crescita del turismo montano stia compensando il calo di affluenza sulle coste a pagamento, contribuendo a equilibrare il settore. Nonostante la bassa stagione, le località di mare restano la meta prediletta per molti viaggiatori. Tuttavia, emerge con forza un interesse crescente per il turismo naturalistico e rurale. Sempre più italiani scelgono di trascorrere le ferie tra montagne, parchi e campagne, partecipando ad esperienze autentiche tipiche del mese di settembre, come la vendemmia o la raccolta di funghi pregiati (porcini, finferli, trombette).

Gli agriturismi si confermano una scelta privilegiata per chi cerca una vacanza “lenta”, dedicata al relax e al contatto con la natura. Queste strutture, spesso immerse in contesti rurali suggestivi, offrono ai turisti l’opportunità di vivere in prima persona la cultura e le tradizioni locali. Un altro elemento di rilievo nella scelta della destinazione è il cibo. I prodotti tipici locali rappresentano infatti la prima voce di spesa degli italiani in vacanza. Oltre la metà dei viaggiatori preferisce acquistare souvenir enogastronomici, come formaggi, salumi, vino, dolci e olio, piuttosto che i classici gadget turistici come calamite o souvenir standardizzati.
Le preferenze variano a seconda delle regioni: nel Centro Italia domina il vino, nel Nord Ovest prevalgono i formaggi, mentre nel Nord Est i salumi sono tra i prodotti più richiesti. Accanto ai prodotti alimentari, crescono anche le vendite di oggetti artigianali realizzati a mano, come portachiavi e maglie, simbolo di un turismo che cerca autenticità e qualità. L’analisi di Coldiretti-Ixè offre così una fotografia aggiornata e dettagliata di un fenomeno in espansione, che coinvolge milioni di italiani e riflette un cambiamento nel modo di vivere le vacanze, più consapevole e attento a qualità, risparmio e esperienze genuine.
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