Viaggi e valute: le destinazioni low cost dell’estate 2025 più vantaggiose per gli italiani

  • Postato il 9 luglio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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L’estate è arrivata e con lei anche la voglia di fare le valigie e scappare lontano, magari fuori dai confini europei, alla ricerca di emozioni, cultura e… risparmio! Ma attenzione: nel 2025 non basta più scegliere una meta da sogno, bisogna anche guardare il costo della vita e il cambio monetario. E qui entra in gioco il cambio euro-valuta locale, che può trasformare un viaggio da salasso a super affare.

Uno studio condotto da Ebury ha fatto in modo di evidenziare quali sono le destinazioni low cost dell’estate 2025 più vantaggiose per gli italiani.

Le destinazioni low cost extra UE dell’estate 2025

Dove ci conviene andare quest’estate? La risposta non è scontata. Spoiler: le sorprese non mancano. Lo studio condotto da Ebury ci apre gli occhi verso mete che forse non avevamo ancora considerato.

Il Kenya si conferma un piccolo paradiso per chi sogna safari, natura selvaggia e tramonti infuocati senza dover fare i salti mortali col budget. L’euro qui ha guadagnato terreno, salendo a circa 149,8 scellini kenyoti. Significa che il potere d’acquisto è aumentato del 4,5%, e questo vuol dire che a Nairobi o Mombasa potete concedervi più esperienze, più relax e magari anche qualche cena in più vista oceano.

Nairobi la meta low cost del Kenya
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Mete low cost più convenienti dell’estate: Nairobi e il Kenya conquistano per il cambio valuta

Stesso discorso per il Sudafrica, dove 1 euro vale oggi circa 20,55 rand. Anche qui, il potere d’acquisto è cresciuto (+3,1%) e viaggiare tra Cape Town e il Kruger National Park può diventare un’esperienza incredibilmente ricca, in tutti i sensi. È una di quelle rare occasioni in cui la bellezza del viaggio incontra una piacevole leggerezza nei costi.

Mauritius, invece, è un piccolo caso a parte. L’isola da cartolina dell’Oceano Indiano resta irresistibile con i suoi resort di lusso, le spiagge perfette e l’accoglienza da manuale. L’euro ha guadagnato il 4,4% rispetto alla rupia locale, ma attenzione: l’inflazione interna ha quasi annullato il vantaggio. Il potere d’acquisto è salito solo dello 0,2%. In pratica, il sogno tropicale resta intatto, ma bisogna mettersi d’accordo col proprio portafoglio prima di prenotare.

Guardando al Nord Africa, si entra in un territorio più incerto. Tunisia, Marocco ed Egitto continuano ad affascinare con la loro cultura millenaria, il cibo delizioso e un clima che sa di estate anche in pieno inverno. Eppure, qualcosa è cambiato: l’euro ha perso potere in tutti e tre i Paesi. In Tunisia si registra un calo del 4,8% nel potere d’acquisto, in Marocco dell’1,4% e in Egitto del 4,4%. Tradotto: si spende un po’ di più per vivere lo stesso tipo di vacanza, e quindi serve più attenzione, sia in fase di prenotazione che durante il soggiorno.

L’Asia, da sempre magnetica per gli italiani in cerca di spiritualità, avventura e street food a prezzi mini, oggi ci regala un mix interessante. La Thailandia, amatissima e ormai molto frequentata, perde terreno: l’euro vale meno (-3,3% nel potere d’acquisto), e le mete più conosciute come Phuket o Chiang Mai diventano meno abbordabili rispetto al passato.

In Cambogia, invece, le cose vanno meglio. L’euro guadagna un piccolo +1,3%, e il fascino di templi, mercati e spiagge poco battute resta intatto.

visitare la Cambogia in estate conviene
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Cambogia tra le Mete low cost più convenienti dell’estate

Ma la vera sorpresa dell’estate 2025 si chiama Vietnam. Con un +7,5% di potere d’acquisto rispetto al dong vietnamita, il Paese è una delle mete più economiche e affascinanti in circolazione. Qui l’euro lavora per noi: tra Hoi An, la baia di Ha Long e le mille sfaccettature di Hanoi, ogni euro speso restituisce esperienze autentiche, sapori intensi e paesaggi da togliere il fiato.

L’ultimo sguardo è per l’America Latina. La Bolivia, con la sua natura estrema e autentica, pensiamo solo al Salar de Uyuni, resta una meta per veri esploratori. Ma attenzione: l’euro ha perso il 9,1% del suo potere d’acquisto, il dato peggiore tra tutte le destinazioni extra-UE analizzate. L’inflazione interna, che viaggia su livelli altissimi (oltre il 18%), rende la vacanza molto meno economica rispetto agli anni scorsi. Chi parte deve mettersi l’elmetto: servono pianificazione, flessibilità e un budget che tenga conto dei rincari.

Lo studio su viaggi e valute

L’estate 2025 porta con sé il desiderio di partire, scoprire nuovi angoli di mondo e staccare la spina. Ma in un’epoca in cui ogni euro conta, la domanda da farsi è: dove conviene davvero andare? A rispondere è uno studio firmato Ebury, piattaforma internazionale specializzata in pagamenti e cambi valutari, che ha analizzato il comportamento dell’euro nei confronti delle valute di alcune delle mete extra-UE più amate dagli italiani.

Il focus? Capire dove l’euro ha guadagnato valore, e dove invece ha perso terreno. Perché oggi, quando si prenota una vacanza, il tasso di cambio può diventare decisivo tanto quanto il prezzo del volo o la qualità dell’hotel. Il range temporale esaminato è quello che va dal 24 giugno 2024 al 24 giugno 2025 e sono stati confrontati i cambi e il potere d’acquisto reale dell’euro così da offrire una panoramica completa

La logica dietro alla ricerca? Valutare cosa si può comprare con 1 euro, confrontando lo stesso dettaglio con la finestra della scorsa estate. Ci sono casi in cui alcune destinazioni possono sembrare economici ma arrivati sul posto ci si rende conto che i costi di vita sono più alti di quanto ci aspettassimo.

L’analisi è accompagnata dai numeri del World Travel & Tourism Council, che prevede per il 2025 una spesa del settore turistico attorno ai 2,1 trilioni di dollari, un record che riporta i livelli a quelli precedenti il 2020. Le statistiche sottolineano che il PIL mondiale sia rappresentato al 10,3% dal turismo, fornendo posto di lavoro a più di 370 milioni di persone. Dati confermati dall’Organizzazione Mondiale del Turismo che segnala una crescita attesa tra il 3 e il 5% rispetto al 2024.

Gli italiani amano viaggiare e sono pronti a godersi al massimo l’estate preferendo queste mete dove l’euro mantiene o acquisisce un potere d’acquisto ancora più attraente. Il risultato? Le vacanze riescono ad essere luxury ma senza sforare il budget. Insomma, il potere d’acquisto diventa un indicatore importante nella scelta di dove trascorrere le ferie e sfogliando questa analisi abbiamo le idee più chiare di quali siano le nazioni dove l’euro risulta più forte.

Autore
SiViaggia.it

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