Vigili del Fuoco, salvo il distaccamento di Finale: come nacque e perché è così importante

  • Postato il 29 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure. Il prezioso distaccamento dei Vigili del Fuoco di Finale Ligure dovrebbe essere salvo: avrebbe dovuto chiudere provvisoriamente da domani, ultimo giorno del mese, per mancanza di personale, in attesa di giorni migliori. Qualcuno temeva per sempre.

Invece, come riportato anche da IVG.it, il ministero dell’Interno, su interessamento del senatore Gianni Berrino, ha fornito le assicurazioni del caso, anche se la cronica mancanza di personale (in tutta la provincia 33 vigili, 39 capi squadra e 2 ispettori) consiglia di vigilare con attenzione.

E’ stata infatti la mobilitazione dei sindaci (in testa Comi e Berlangieri) e del presidente della Provincia Olivieri, con una manifestazione venerdì scorso, 27 giugno, a permettere che la situazione si sbloccasse. Nei prossimi giorni ci saranno altre iniziative e un incontro in Prefettura.

Come in altre circostanze abbiamo chiesto aiuto a Michele Costantini, per decenni vice comandante dei Vigili del Fuoco di Savona, per un focus sul distaccamento di Finale e in genere sull’attuale organizzazione territoriale dei pompieri in provincia di Savona. Cominciamo da Finale.

Spiega Costantini: “Il distaccamento, intitolato a Ermano Fossati, pompiere morto in servizio, fu inaugurato il 1* aprile 1993 in Vico Altino 1, grazie alla raccolta di 4000 firme di cittadini finalesi e non solo. Albenga e Savona erano chiaramente troppo distanti per lasciare scoperta una zona così estesa e per giunta con rischi notevoli come l’autostrada, le palestre di roccia, il Santa Corona, gli incendi di bosco a cominciare dalla zona pregiata delle Manie, a quel tempo la Piaggio”.

Poi Costantini prende in esame l’organizzazione odierna dei Vigili del Fuoco in provincia, anche da un punto di vista storico.

“Cominciando da Levante, abbiamo Varazze, distaccamento sofferto soprattutto per passare da stagionale in estate a definitivo. Fu ospitato persino nell’ex cotonificio e nell’ex conceria, presto avrà finalmente una sede adeguata. Il distaccamento del porto di Savona, ovviamente al servizio delle attività portuali, per alcuni anni riuscì ad avere più personale e fu impiegato anche per interventi di terra, fino a Celle e con l’importante entroterra di Stella”.

Oltre alla sede centrale di via Nizza a Savona, operano i distaccamenti di Cairo e Albenga, quello aeroportuale di Villanova oltre a quelli, affidati a personale volontario, di Sassello e dell’entroterra albenganese, che offrono aiuto sicuro in caso di emergenze, senza gravare del tutto sull’organizzazione statale.

Costantini conclude con una curiosità: “Non va dimenticata l’importanza dei presidi dei pompieri anche per il turismo. Soprattutto i turisti che provengono dal Nord Europa, nel scegliere una destinazione si accertano che sia provvista di pronto soccorso, posto di polizia e presidio dei pompieri”.

Autore
Il Vostro Giornale

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